Inutile girarci attorno: se Carl Barà¢t non avesse mai incontrato Pete Doherty, sarei qui a recensire questo disco? Mi ricorderei il suo nome? Nei Libertines il suo autocontrollo ha sempre fatto da perfetto contrappunto all’irruenza di Doherty, ma senza di lui la musica di Barà¢t è priva di una vera personalità . Qualcosa da raccontare sembrerebbe avercelo, ma la rabbia della sua voce nella traccia di apertura, “Glory Days” è quella di un pesce che affanna controcorrente, retrocedendo tanto più rapidamente quanto più si sforza di avanzare.
Già nei Dirty Pretty Things aveva dimostrato di sapere stare a galla come autore ma sempre faticando a lasciare qualcosa di memorabile. Cosi è anche con i nuovi compagni di avventura The Jackals, scelti tra migliaia di candidati dopo una serie di audizioni che si erano guadagnate il nomignolo di indie X Factor. Soltanto in “A Storm Is Coming” (scelto come secondo singolo) Carl riesce finalmente a fare quadrare il cerchio: inizia con un arpeggio sconclusionato che apre la pista a un assolo perfetto di soli 15 secondi e a una strofa degna dei migliori Libertines con tanto di citazione di William Blake. Non siamo neanche al primo minuto quando arriva il ritornello ammiccante con rullante in battere, “You can’t run this time / It has to be now or never / Sooner or later it has to end”.
Purtroppo è solo una parentesi e il disco ripiomba subito nella mediocrità , anche se la seconda parte ha ritmi più rallentati e rinuncia alla spavalderia dei primi tre pezzi. Poco importa che tutto sia confezionato molto bene, è l’urgenza a mancare, la gioiosa, eccessiva vitalità che si respirava in “Up the Bracket”. “Let It Rain” è l’ultima ballata venata di blues e si apre con la voce dimessa di Carl che recita “No I don’t have the strength to accept what I can’t change”. Suona molto più credibile del suo alter ego che all’inizio del disco provava a urlare a squarciagola “We are not afraid of anyone”, ma non basta a risolvere l’inefficacia che accomuna quasi tutte queste canzoni. Il nuovo disco dei Libertines, annunciato per quest’anno, ci dirà se tornare in coppia con Pete basti a rinnovare la vecchia magia.