Decimo e doppio album per gli Uochi Toki, “Il limite Valicabile”, due percorsi e due modi di intendere il concetto pazzoide del duo che, con la partecipazione di numerosi ospiti lungo la tracklist, nel primo disco (Un disco rap) trasmettono e “parlano” all’ascolto, nel secondo (La fine della comunicazione) strippano nell’ossessione e nella paranoia lessicale totale; dunque un disco a suo modo che impegna chi si avventura tra i suoi solchi, lasciandogli addosso non solo ecchimosi ma anche interrogativi o risposte d’avanguardia.
Rico e Napo (gli Uochi Toki) riescono comunque a “farlo strano” ogni volta che escono sugli scaffali, la loro prosopopea portata al limite favorisce scenari, sensazioni, turbamenti e pensieri da rimettere insieme, una angolazione stilistica irta di svolte e curve poetiche off e il rap come base pulsante della parola viva e cruda; se poi si immette l’elettronica tutto diventa ancor più convulso e senza modularità , quell’anarchia espressiva che gli UT portano dentro dall’inizio come un bardo estetico della loro contemporaneità .
Ventidue tracce in totale, divise appunto in due dischi che evidenziano la totalità ““ bifronte ““ di una forte necessità di liberare il concetto ed il verbo, sciogliendolo dalle pastoie del pensiero accomodante e codificato per definirlo ““ finalmente ““ come mezzo diretto umano e veritiero, nudo e crudo in guerra con la ovvietà ed il falso quotidiano.
Disco “bomba” tutto da scoprire, disco che esplode a comando delle necessità del momento.