Sulla qualità scapestrata dei White Hills non si può dire nè aggiungere nulla, la loro miscela altamente infiammabile di hard-spacey-garage “fuori di testa” (inteso come psichedelico) non ha rivali, esplode ogni qualvolta si innesca un loro disco nello stereo ed è goduria maxima per chi vuole ““ nel rock – quell’irrefrenabile elaborazione fuzzata pazzamente amplificata.
Il duo newyorkese dei WH ““ Dave W. e Ego Sensation ““ esce col nuovo disco, “Walks for motorists”, nove tracce più una bonus track che ““ se anche non si discosta molto dalle precedenti prove ““ smuove a dovere estetismi e “vanaglorie” distorte, quel misto tra Stooges, Spacemen 3 e Hawkwind che spazia in varie gradazioni timbriche da far da spinta all’insù ad ascolti completamente dilatati.
In questo lavoro ci sono meno suoni di chitarra e più battute ritmiche, iniettando nella tracklist quelle schegge post-punk – “No will”, ” £SD or USB” tra tutte – che fanno da propulsione astrale ad una visione generale di immaginario, poi i wah-wah schizzati di “Wanderlust”, “We are what you are”, le nebbie elettroniche che confondono “Automated city” o l’ipnosi massificata che il duo mette nella straordinaria pozione magica di “I, nomad” fanno tutto il resto, ovvero quello di incantare e stravolgere in un mondo di meraviglia depravata. Imperdibile.