Incredibile colpo estivo quello arrivato in una rovente e scottante estate 2015. Colpo inaspettato ma che dimostra la prolificità , la capacità di scrivere senza mai sbagliare un colpo. Per questo e altro posso solo dire che è difficile non essere fan di Mac Demarco che con la semplicità di chi dal garage concept ci mette di fronte a canzoni scanzonate, sognanti, sfuggevoli che si caricano di contenuti proprio perchè di semplice approccio. Trattare il pop come la tua ragazza o il tuo cane non è da tutti. Mac DeMarco lo fa con una classe, con un estro raro, introvabile e soprattutto singolare. Ed è qui che si trova il mini-album “Another One”, incastonato in una pietra di quelle che passeggiando al mare subito ti risalta all’occhio sensibile perso nel tramonto e nella fierezza del momento. E quindi ci ritroviamo con immenso piacere otto tracce riflessive, otto canzoni d’amore, così definite dall’autore. Un amore bittersweet, andato via, ritornato, irrealizzato, eterno e soprattutto con una buona dose di ironia che deve pur sempre esserci.
“Another One”, registrato interamente da solo durante una pausa del tour di “Salad Days”, sembra uscire da una costola del superiuscito appunto “Salad Days” e ne troviamo gli accenti in “The Way you’d love her”e i tratti in “No Other Heart”. Ma riesce anche leggermente a distaccarsi soprattutto perchè la ricerca compositiva in “Another One” è frutta di sessioni di piano e tastiere. Lo stesso DeMarco si è divertito a spiegare il piacere che ha avuto nel perdersi nelle sequenze di piano che ha scritto. Ha trovato similarità e affinità con le sequenze piano scritte in passato da John Lennon. Inoltre il disco presenta una lavoro chitarristico bello e particolare addirittura nei tentativi di solo in stile Robbie Robertson, vero mito e chitarrista storico dei The Band. Questo dimostra e accresce le qualità e soprattutto la grande cultura musicale del giovane chitarrista canadese.
Oltre i pezzi già citati è giusto menzionare altre tre perle presenti in questo pregevole mini-disco, uno di quei dischi che vorresti subito, con una copertina affascinante tra l’altro: La ballad “Another One” la Damonalbarniana “A Heart Like Hers”, e la Wilchiana “I’ve been waiting for her”.
Un bel disco scritto a marzo ma da sfruttare perchè uscito in piena estate per l’estate da provare in auto con il vento che ci dà dentro, con il mondo e tutto il resto da lasciare alle spalle oppure a due passi dal mare svuotandosi totalmente lasciandosi trasportare dalle melodie e tutta la sensibilità che ne è uscita fuori. Vienici a trovare presto Mac
Photo Credit: Coley Brown