Quello che si sta per concludere è stato un anno particolarmente impegnativo per Giulio Fonseca o, come si chiama il suo alter-ego musicale, Go Dugong: nei primi mesi del 2015 usciva infatti quello che può essere considerato, se non un esordio ufficiale, almeno un primo lavoro dal minutaggio più ampio rispetto agli ep già editi.
E deve averci preso gusto: perchè a sei mesi di distanza dall’eccellente “A Love Explosion”, Go Dugong torna con un’altra opera dalla durata più sostanziosa. “Novanta” poi è esattamente l’album che tutti ci aspettavamo già a marzo, perchè se “A Love Explosion” sorprendeva con un viaggio inaspettato tra hip-hop strumentale ed il magnifico (ed enorme) mondo delle colonne sonore italiane, questo “Novanta” (un titolo ispirato non alla decade, ma alla linea circolare dei tram di Milano) è la perfetta trasposizione in studio dei fantastici dj-set che Giulio porta in giro oramai da più di anno. Così, sfruttando il paragone con la già citata linea 90 che circumnaviga Milano e i suoi quartieri più periferici, allo stesso modo nelle dieci tracce del lavoro si viaggia in ogni angolo del mondo, ibridando elettronica, hip-hop e le più disparate derive etniche.
Il primo paragone che salta alla mente è certamente l’ottimo “Night Safari” di Popoulus, ma “Novanta” è, se possibile, un album ancor più danzereccio e soprattutto più stradaiolo: non si tratta di club qui, ma dell’energia genuina e contaminata che risuona nelle favelas di Brasilia, nei quartieri turchi di Berlino, nelle ramblas di Barcellona e nelle strade di un Albania in rinascita.
In un album così cosmopolita, però ci piace segnalare di Millelemmi: il rapper fiorentino è l’unico featuring vocale italiano e conferma ancora una volta la propria unicità tecnica e lirica.