Il digrignare ribelle delle tre riot girl americane Motherfucker ““ Erica Strout chitarra/voce, Mandy Branch basso e Erika Rickson batteria – riecheggia violento dai coni stereo, il loro è puro high voltage contro tutto, un misto di L7, Melissa Auf de Maur e QOTSA che rotea distorsori al massimo e femminilità al minimo sindacale.
Il trio di Athens in questo official “Confetti” da fuoco a chitarre, compressioni, fuzz e scompiglia l’aria con tutta la dissoluzione di un anti sistema da sbattere in faccia (e negli orecchi) a chi capita nel loro raggio d’azione sonoro, una potenza di watt e “arroganza” espressiva che carica a mille sangue e animi. Nove tracce che ““ anche senza nascondere i nervi scoperti di un punk che ribolle sotto sotto ““ riassumono quanto ancora di “selvaggio” ci sia in giro da sputare, da distribuire dentro e fuori l’underground, e queste “ragazzacce” ci danno sotto come streghe amplificate, demoni in calore.
La scarica rock è forte, il worming alle stelle e la dispersione elettrica dilagante, le tempie bastonate da “Methwitches”, la furibonda tensione di “I want the F”, l’agguerrito assalto della titletrack e l’apocalisse percussiva che detta legge in “Zang!”, sono le ustioni primarie che il vostro udito subirà , poi se ci si vuole fare male davvero basta proseguire e sparirci dentro. Ricordate l’avviso “Chi Tocca I Fili Muore”?