Chissà cosa penserebbe di Andrew Bird il mitico Alessandro Alessandroni, fischiettatore delle colonne sonore di Morricone degli spaghetti western “Per un pugno di dollari” e “Il buono, il brutto, il cattivo”. Il polistrumentista di Chicago, infatti, tra i suoi molteplici talenti annovera anche quest’arte, marchio di fabbrica di una ormai ventennale carriera. Come un ponte verso luoghi altrimenti impraticabili se non tramite la musica, Bird è una specie di personaggio magrittiano con la testa tra le nuvole: nomen omen. Ma i piedi sono piantati a terra.
Nonostante il carattere aeriforme delle fischiettature, l’ultimo “Are you serious” è un album meno barocco del solito, decisamente più corposo e ritmato di quanto ci abbia abituato Bird finora, se di abitudine si può parlare. Bird dà spesso prova di affascinante vivacità istrionica e agilità camaleontica e questo lavoro ne è una delle dimostrazioni più riuscite. Un momento è soulman alla Matthew E White (“Capsized” in apertura), quello dopo fluttua come un menestrello (“Chemical Switches”), e poi ancora è ‘musicista del mondo’ sulla falsariga di Paul Simon con echi di Billy Joel (“The New Saint Jude”).
Ciliegina dell’album è la collaborazione con Fiona Apple in “Left Handed Kisses”, pezzo che racconta di una schermaglia meta-amorosa e da cui è nato un video appassionato. Non riesco a scrivere canzoni d’amore semplici. Le persone sono complesse, ha twittato Andrew in proposito.
PHOTO CREDIT: CAMERON WITTIG