Tra i tanti film presentati in anteprima in questi giorni alla 73esima Mostra di Venezia c’è anche “One More Time With Feeling” di Andrew Dominik pellicola che ha accompagnato la scrittura e la registrazione del prossimo disco di Nick Cave “Skeleton Tree”.
Intervenuto alla premiere presentata all’interno dalla celebre rassegna cinematografica il regista Dominik ha dichiarato che Nick Cave ha deciso di realizzare il documentario principalmente per evitare di affrontare con i media il difficile argomento della morte del figlio avvenuta in circostanza ancora poche chiare circa un anno fa.
Come riportato dal Guardian ecco le parole del regista:
Nick entrò in un’edicola a Brighton e vide una copia di Mojo; in quell’istante si rese conto che era giunto il momento di promuovere il nuovo disco. Arthur era morto durante la composizione di “Skeleton Tree” e la sola idea che doveva promuovere quell’album lo faceva sentire male, perchè era costretto a discuterne il contesto con tanti giornalisti. Tale prospettiva era molto preoccuopante per lui. Il film è nato come istinto di autoconservazione: era un modo per parlare di quello che è successo, ma c’era una certa sicurezza nel farlo con qualcuno che conosceva.
Dominik dichiara inoltre di essere stato contattato da Cave lo scorso dicembre mentre le riprese iniziarono il successivo febbraio (2016).
Il piano originale era di documentare le canzoni di “Skeleton Tree” ma alla fine dovemmo relazionarci con altre cose…l’intero film è fondamentalmente improvvisato
Il quindicenne Arthur Cave è deceduto nel luglio dello scorso anno cadendo da una scogliera di Brighton, città dove la famiglia Cave vive. Una successiva inchiesta ha dimostrato che il figlio del cantautore era sotto effetto di LSD prima del tragico incidente.