Uscendo dalla metro a Vauxhall, mi chiedo nervoso come sia possibile decidere di suonare all’aperto con un cielo così minaccioso. Da poco trasferito a Londra, non sono ancora a mio agio nella vita di tutti i giorni e certo non so cosa aspettarmi dal primo concerto. Di più: è un release show, è alle 5 di pomeriggio e come se già non bastasse è ambientato in una fattoria urbana. Non ci sarà un palco e il tutto si svolgerà a poche decine di metri da capre e cavalli con relativi odori. I tre Happyness si presentano puntualissimi accompagnati da Paul Abderrahim, quarto membro spesso presente per i live. Il pubblico di circa 200 persone è sufficiente a rendere la venue (se di venue si può parlare”…) sold out, il tutto in un atmosfera molto rilassata. Tra il pubblico sono presenti molti invitati e sembra anche di intuire la presenza dei genitori dei membri della band.
Nonostante l’occasione del concerto sia l’uscita dell’EP Tunnel Vision on Your Part, la scaletta è stata principalmente composta da brani del primo disco, “Weird Little Birthday”, che ha avuto un discreto successo di critica nel 2014 e che è poi stato ristampato con alcune bonus track per la quotatissima Moshi Moshi l’anno scorso. Il concerto inizia con una singolare versione di “Weird Little Birthday Girl”, in cui ciascun verso è accompagnato dal controcanto di Paul sussurrato in francese quasi a ricordare “Je T’Aime”…. Moi Non Plus”. E’ la prima volta che li sento dal vivo, ma immagino che questa sia stata un’improvvisata, tanto che i ragazzi non riescono a trattenere le risate tra un verso e l’altro. L’effetto straniante e inaspettato ha poi fatto scivolare naturalmente il concerto in quel territorio immaginifico di testi nonsense e rock con atmosfera ovattata che rappresenta la principale cifra stilistica del primo disco nonchè il principale motivo di interesse della critica, che spesso li ha paragonati agli Sparklehorse.
Tra una birra e l’altra e tra un brano e l’altro, gli Happyness si scambiano tastiera, basso e chitarre totalmente a loro agio. Ottime soprattutto “It’s on You” e “Pumpkin Noir” per intensità e passione. L’ultimo quarto di concerto è incentrato sul nuovo EP “Tunnel Vision on Your Part” – uscito a Settembre – che segue le sonorità degli esordi. Il concerto volge verso la conclusione con “Montreal Rock Band Somewhere”, brano del primo album che più di tutti rappresenta la poetica della band sia da un punto di vista sonoro che lirico e che gli è valso il premio NME Best Lyric of the Year 2015 (I’m wearing Win Butler’s hair/There’s a scalpless singer in a Montreal rock band somewhere).
L’ultimo pezzo è una splendida cover di “Surfer Girl” dei Beach Boys, inclusa in “TVOYP”, che culla un pubblico nostalgico dell’estate finita in quella che io immagino essere una tipica giornata autunnale Londinese. Per la cronaca, avevo ovviamente torto e non ha piovuto. Uscendo, penso che serviranno diversi mesi e molti altri concerti per abituarsi alla vita ed al clima Londinese.
SETLITS
Weird Little Birthday Girl
It’s on You; Leave the Party
Naked Patients; Pumpkin Noir
Baby, Jesus (Jelly Boy)
A Whole New Shape
Tunnel Vision on Your Part
SB’s Truck
Montreal Rock Band Somewhere
Surfer Girl