Gli Sleaford Mods hanno bisogno di poche presentazioni. Jason Williamson guarda il pubblico in cagnesco e aggredisce con parole al vetriolo politicamente scorrettissime (e gustose). Andrew Fearn è un abile creatore di basi ritmiche e sample. Due bastian contrari di Nottingham, eredi dello spirito critico del punk e fustigatori del buon costume britannico messo alla berlina in dischi di fuoco come “S.P.E.C.T.R.E”, “Wank” e “Austerity Dogs”. Difensori di un mondo (quello della working class) che sembrava scomparso con la Thatcher e invece è resuscitato in tempi di austerità e Brexit tormentata.
Sono successe un bel po’ di cose da quel 2015 che sembra lontanissimo, quando gli Sleaford Mods hanno pubblicato “Key Markets” e ancora di più da “Divide And Exit” (mai titolo fu più profetico) del 2014. Nel frattempo Williamson e Fearn hanno traslocato in casa Rough Trade dopo anni d’indipendenza artistica e questo EP di cinque tracce sembra un biglietto da visita scritto a penna, il loro modo per dire piacere siamo gli Sleaford Mods forse già ci conoscete. In caso contrario vi facciamo un breve riassunto delle puntate precedenti dopo aver svuotato gli scatoloni. “T.C.R” ruba il nome a uno sfortunato gioco di macchinine anni settanta / ottanta. Diciassette minuti in cui Williamson e Fearn fanno ciò che sanno fare meglio.
Frugare tra i ricordi d’infanzia per parlare del qui e ora lamentandosi della crisi dell’uomo di mezza età schiavo dei pub (la title track). Inneggiare alla rivolta con il ritmo martellante di “I Can Tell” e coi toni dub di “Britain Thirst” (ogni riferimento allo slogan del partito nazionalista britannico “Britain First” è voluto e non casuale). Sarcastici, sinceri come al solito anche se il formato ridotto non sempre gli si addice. “T.C.R” insomma soffre di una sindrome comune a tanti EP. Finisce sul più bello quando le cose cominciano appena a scaldarsi dopo “Dad’s Corner” e l’intrepida “You’re A Nottshead”. Solido nei suoni e nelle opinioni ma difficile non considerarlo un’introduzione al prossimo album della premiata coppia Williamson & Fearn, come a suo tempo era stato “Tiswas EP”.