Il cantautore canadese Michael Nau irrompe nella scena mondiale con il suo “Mowing”, un concentrato di acoustic pop folk che mischia insieme tra di loro alcune note dei Kings Of Convenience con una nota malinconica appartenente alle anime nere dei cantautori folk.
Il sound di Michael Nau è dolce ed avvolgente e riesce a creare un canale diretto con l’ascoltatore spiazzandolo e meravigliandolo, come un cantautore dovrebbe fare. A tratti l’album assume proprio delle vere e proprie frenate ritmiche come in “Mow”, una ballad davvero lenta ma godibile come una cascata di nutella su un qualsiasi tipo di dolcetto (immaginate no?). L’album scorre a volte con qualche sorpresa, a volte invece è semplicemente prevedibile ma non per questo scontato.
Le sonorità a volte sembrano esser quasi anni 50/60 e potremmo ben dire che Micheal Nau potrebbe darci un’impressione di un Elvis Hipster (e rosso!). In conclusione il cantautore canadese riesce a prendere tanti elementi e tante ispirazioni da contesti trasversali al suo e nell’album possiamo sentire tanta roba ben messa e ben posizionata ma non intravediamo qualcosa di veramente nuovo se non un ottimo collage di stupende armonie. Speriamo di poter apprezzare meglio Michael Nau e di poter godere delle sue doti canore con un attimo di sperimentazione in più.