LEGGI LA CLASSIFICA DI INDIEFORBUNNIES DEI MIGLIORI 50 DISCHI DEL 2016: posizioni #50 -> #26 / posizioni #25 -> #1
#10) PRURIENT
Unknown Rains
[Hospital Productions]
Che anno sarebbe senza Dominik Fernow? Sicuramente la sua assenza nella top ten andrebbe a raffigurare dodici mesi noiosi, e troppo simpatici. 4 pezzi per quasi 35 minuti complessivi di frizioni, ferraglia, grida e pioggia acida.
#9) AUTECHRE
elseq 1-5
[Warp]
Categoria mostri sacri, quelli che suonano come una prima scopata. Te la raccontano come asettica, senza un filo conduttore e accompagnata da sconquassi poco naturali. Alla fine non è così, l’emozione in primo piano raggiunge picchi come da copione, e l’eccitazione spinge costantemente e senza ritegno alcuno.
#8) SCHOOLBOY Q
Blank Face LP
[Top Dawg]
Da sempre sogno di fare rapine con il volto coperto. Usare uno dei cappelli di questo rapper legalmente sovrappreso nell’ex era dei broccoli alla Casa Bianca non dovrebbe essere un’idea brillante, ma si può provare. Blank Face è un disco che potete ascoltare più o meno tutti, pregio per chi non apprezza le rapine.
#7) ROLY PORTER
Third Law
[Tri Angle]
L’emotività di un bulbo oculare spalancato, riflessi spaziali e ansia a palate. Quando non si comprende più se è necessario il buio o il bagliore arriviamo a lasciarci in balia del caso, consapevoli che buona parte delle nostre azioni è senza senso, in attesa di un segnale esterno. Ambient ed elettronica, concepite ed assimilate grazie a tale modalità , sono una sicurezza.
#6) APOLLO BROWN
The Easy Truth
[Mello Music Group]
Categoria sottovalutato con grande talento. Golden Age dappertutto, impossibile fallire; e allora Hip Hop it’s not just entertainment, it’s not just a form of making money. It’s a culture. It’s real life. A lot of that’s not real life
#5) NICOLAS JAAR
Sirens
[Other People]
Raccontiamoci pure tutte le storie ““ da Pinochet al resto – che hanno dato vita a questo capolavoro, ma il punto centrale è solo uno: Sirens è il disco perfetto da mettere in macchina, quando nel sedile di fianco al vostro c’è una bella ragazza da conquistare. Innamorata fissa, percentuale di realizzazione 100%.
p.s. Per mettere in top un disco con tanto spagnolo, deve essere davvero divino.
#4) RIHANNA
Anti
[Westbury Road / Roc Nation]
Basterebbe il video di “Work” per conquistarsi un posto nei cuori di tutti noi, e qui abbiamo addirittura un disco concretamente vario, tra sperimentazioni e divagazioni in ambiti non proprio classici per Rihanna. Prova perfettamente superata, c’erano dubbi per caso?
#3) PEDER MANNERFELT
Controlling Body
[Peder Mannerfelt Produktion]
Lo svedese risulta vario utilizzando anche una sola nota, dove il dilatarsi non ci lascia in sospeso ma garantisce un viaggio ben preciso. I cori lontani, il delay e quella sensazione di inadeguatezza tranquilla, senza rancore o panico.
#2) BABYFATHER
BBF Hosted By DJ Escrow
[Hyperdub]
Dean Blunt è il nome da scrivere su Google quando non sapete che fare, e volete leggere interviste intelligenti. Se invece non avete voglia di leggere, ascoltate la frammentazione più riuscita dell’anno; una realtà al di sopra della verità , che come ben sapete non esiste.
#1) HATE & MERDA
La Capitale del Male
[Dischi Bervisti / Sangue Dischi]
“Il male non ha una capitale, e se ce l’ha risiede in fondo a noi stessi. Perchè il male serve, serve anche il male”. Resiste da gennaio in vetta, gli Hate & Merda, eccome se servono.