Il secondo lavoro degli O.R.k. più che un viaggio è una traversata durante una burrasca, che però traccia rotta nei fondali snodandosi a tratti sinuosa, a tratti ossessa negli abissi profondi del rock accarezzandone e stimolandone le spire più disparate.
“Soul of An Octopus” sa di rock progressivo, ha sfumature di metal, è figlio dell’ alt rock italiano e alterna attimi sinfonici a duri contrasti dissodanti cambiando registro senza sosta abbassandosi a sotterranee confessioni come in “Heaven Proof House”, o spalancando i fronti tempestosi come in “Dirty Rain”.
Un disco così variegato non poteva infatti che essere la summa della convergenza di artisti provenienti da esperienze diverse, forse nati come superband estemporanea ma che dopo due anni di convivenza, dopo un lungo tour tra Europa e Sud America hanno tradotto il frutto della relazione in un alfabeto musicale unico per ricchezza e impatto.
Lorenzo Esposito Fornasari, anche produttore dell’album, porta in dote una varietà vocale che guida per mano lo sviluppo armonico di ogni singolo pezzo, raggiungendo anche livelli intimistici, suadente e voluttuosa è la sua interpretazione di “Capture or Reveal”, Colin Edwin bassista titolare dei Porcupine Tree regala invece linee ritmiche avanguardiste in cui scorgere del jazz rock, Pat Mastellotto dal 1994 nei King Crimson conferisce delle sfumature psichedeliche e puramente progressive, mentre Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi è il vero motore del opera con le sue chitarre che elettriche cavalcano i marosi o acustiche tengono la rotta sulla linea di galleggiamento. Il mixaggio è affidato ad un maestro come Marc Urselli già vincitore di tre premi Grammies e collaboratore tra gli altri di un certo signor Lou Reed e di Mike Patton.
“Soul of An Octopus” è un prodotto assolutamente ben realizzato, non popular nella sua raffinatezza, figlio dell’incontro di sentimenti, professionalità e storie diverse, ma il suo pregio maggiore è la sincerità che trasmette, nello Sturm und Drang che travolge l’anima di questo octopus peregrino.