Quarto album per i ragazzi della California che ormai, tra il dire e il fare, sono in giro da quasi una decina d’anni (un po’ meno a dire il vero). In questo caso abbiamo un prodotto più lavorato e meno “lo-fi” rispetto alle precedenti uscite: un disco, questo “Bulls And Roosters” in cui nostri pagano un bel tributo ai Rolling Stones, al power-rock e a qualche rimando anni ’80, senza dimenticare, per fortuna, qualche delirio in bilico tra Wavves e Fidlar.
Ci piacciono di più i ragazzi, in realtà , quando piazzano un po’ di sana sporcizia in quelle chitarre e la voce va a grattare un po’ (“Is It Real?” o la micidiale “Southern Comfort”), mentre a tratti sono un po’ troppo patinati e con il freno a mano tirato, tanto che il loro rock potrebbe anche perdere il suffisso garage, perchè fin troppo pulitino e perfettino, e così a noi non piace poi tanto. Ma a conti fatti quando arriva un pezzo come “Better Find Out” mandi tutti in malora, dalla tua ragazza che vuole un bacetto, ai tuoi amici che ti chiedono di andare a casa, e ti getti nella mischia come un forsennato e ne esci sudato e trionfante. E vincitore. Tu e chi ha scritto il pezzo.