Arrivano da Glasgow e le raccomandazioni giuste per i simpatici Spinning Coin sono portate da gente come i Pastels e pure dal buon Edwin Collins, che produce questo esordio intitolato “Permo”.
Dove andiamo a parare con il sound di questo quintetto? Beh, la città di provenienza non mente in queste linee di chitarre un po’ sgembe e agrodolci che abbracciano tanto l’alt-rock quanto un jangle che ogni tanto alza pure i toni e i volumi. Alcuni passaggi rimandano inevitabilmente ad alfieri scozzesi come Eugene Kelly o Norman Blake ma i nostri cercano di variare la proposta, passando da una scanzonata e rumorosa “Magdalene” al simil punk addolcito di “Sides”, con l’occhio dolce sul ritornello pop in “Raining On Hope Street” e le dolcezze sghembe e da pub di “Running With The World”.
Ne risulta così un disco che non pare molto ragionato, in cui si è lavorato molto con il cuore più che con la mente e la perizia tecnica e la cosa non ci dispiace affatto, ma con tutto il rispetto pare proprio che un po’ di cura maggiore avrebbe reso davvero ottime le melodie e i ritornelli, che spesso si avvicinano al centro perfetto, ma lo trovano solo in parte. Intanto bene così, ma la prossima volta non basterà più il brio e la spigliatezza, perchè qui il talento non manca affatto.