Vi ricordate gli Antennah? Erano una rock band sarda che negli anni ’90 ha inciso per il CPI, non riuscendo magari ad affermarsi su vasta scala ma potendo contare comunque su un disco assai dignitoso e variegato nel sound. Beh, il loro batterista, nonchè co-fondatore Valentino Murru, a sorpresa rientra in pista con un progetto nuovo di zecca e diverso nei rimandi, nello stile, nelle intenzioni.
Il nuovo ensemble si chiama Texilee vede raccolto attorno a Murru la virtuosa voce solista di Grace, Luca Becciualla chitarra, Simone Mattana alle tastiere e Gabriele Loddo al basso.
Anticipato da “Settembre”, brano pop oscillante che a tratti ricordava i Baustelle, è uscito da poco il loro primo ep “Blu macchiato di blu”, composto da 4 canzoni in cui a farla da padrone è senz’altro la melodia. Si tratta di un pop di buona fattura, per niente melenso e “furbetto” ma piuttosto raffinato e delicato, valorizzato dalla produzione di Stefano Guzzetti. Lo si evince, oltre che dalla traccia già citata, molto orecchiabile e poetica, e intrisa di ricami psichedelici grazie ai reverberi gentili della chitarra, anche dall’evocativa e più riflessiva “Non è niente”, in grado di cullarti dolcemente.
La traccia iniziale “Anche se” è piuttosto ipnotica e sensuale, e il cantato può facilmente essere assimilato a episodi felici dei mai dimenticati Madreblu. A chiudere invece questo primo assaggio dei Texile il brano “Lontano lontano”, suggestivo con il suo arrangiamento orchestrale e che nel testo, scritto per immagini, rimanda al titolo dell’intero ep.
Un disco ben suonato e arrangiato, dai toni gentili e rassicuranti e che lascia ben sperare in vista di un disco propriamente detto, in arrivo con l’anno nuovo.