Il frontman dei Arcade Fire Win Butler non le manda certo a dire e ci mette la faccia, accusando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di “razzismo e xenofobia” dopo i suoi commenti fatti su Haiti e vari paesi africani nel corso di un incontro su un accordo sull’immigrazione. In quel contesto Trump si lamentava del fatto di dover accogliere persone proveniente da “paesi di merda“, aggiungendo poi una specifica frase su Haiti: “Why do we want people from Haiti here?“.
Sulla propria pagine Twitter, Butler ha denunciato i commenti del presidente, rigettandoli come razzisti e xenofobi, dicendo: “Haiti è uno dei luoghi più speciali e incredibili che abbia mai visto su questa terra e abbiamo bisogno di più haitiani-americani“.
Trumps comments about Haiti, reflect nothing on the amazing country, and only on his own racism and xenophobia. Haiti is one of the most special and amazing places I’ve been on this earth, and we need more Haitian-Americans.
“” win butler (@DJWindows98) January 12, 2018
La moglie e compagna di band di Butler, Règine Chassagne, è nata a Montreal ma è di origine haitiana, i suoi genitori emigrarono in Canada durante la dittatura di Franà§ois Duvalier. Gli Arcade Fire hanno omaggiato il Paese dei Caraibi con una canzone chiamata “Haiti” nel loro album “Funeral”.
Photo: Flohmann / CC0