La prima bella sorpresa di questo 2018, in ambito shoegaze, arriva dal nuovo album dei tedeschi J A G U W A R che spingono forte l’acceleratore su trame synth-wave, imbevute però di suggestive visioni shoegaze che permeano l’aria, rendendola satura ed esaltante.
Il risultato è un bel disco che soddisferà i devoti degli anni ’80, sia quelli che guardano a un lato più oscuro, con le linee guida tracciate da “Pornography” dei Cure e il versante più rumoroso, deragliante e con una ritmica a tratti forsennata, impresso nella storia da Kevin Shields e i suoi My Bloody Valentine. Certo, l’originalità non possiamo dire che stia di casa, ma è innegabile che lo sforzo sulle suggestioni e sulle trame melodiche sia importante (“Night Out” è sublime, da questo punto di vista), con la fusione di questi elementi cardine che si dimostra perfettamente riuscita.
Un brano che può perfettamente esemplificare quanto stiamo dicendo è la magnifica “Week” in cui pare proprio che Robert Smith abbia deciso di farsi un giro in paradiso con Kevin e compagni, tirandone fuori qualcosa che nello stesso tempo è incredibilmente fisico eppure etereo nello stesso tempo. Pelle d’oca. “Skeleton Feet” è una sublimazione indie-pop del sound di “Isn’t Anything” con un taglio così accattivante da entrare subito in circolo e per una cavalcata come “Slow And Tiny” ecco il contraltare di “Gone” che è morbido synth-pop/wave che però non rinuncia alla coda sonica.
Parte forte la Germania, attendiamo pronte risposte dal resto d’Europa e non solo!