Sono passati più di venti anni da quando la premiata coppia Burns&Convertino ha deciso di lasciare i Giant Sand di Howe Gelb, lasso di tempo durante il quale i Calexico sono riusciti a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto all’interno del circuito alternativo, riuscendo a sdoganare presso gli appassionati di indie rock la musica mariachi e, in generale, le sonorità e le atmosfere del sud degli stati uniti.
Secondo album per la Anti dopo “Edge of sun”, questo “The thread that keep us” rientra purtroppo in quel percorso ormai calante intrapreso dalla band di “The Black Light” da “Algiers” in poi, e che era già stato anticipato un decennio fa dalle aperture pop di “Garden ruins”, il quale però fu (fortunatamente) seguito dal colpo di coda di “Carried to dust”, ad oggi da considerarsi l’ultimo grande album a firma Calexico.
A favore della band di Tucson gioca però il fatto che Burns & Convertino non hanno mai cercato di ripetere allo sfinimento la formula vincente dei loro album più fortunati, evitando così di svuotarla completamente di significato, tutt’al più si può imputare loro di averla via via annacquata cercando nuove commistioni, perdendo un po’ di quell’originalità iniziale che vedeva le loro canzoni mettere insieme musica di confine, post rock, jazz, folk, alt country ed elettronica.
Rimane la capacità dei due di scrivere canzoni solide e a tratti anche convincenti, prendete l’iniziale “The end of the world with you” con il suo incedere alla Wilco prima maniera, la trascinante “Another space”, fino al reggae di “Under the wheels”, passando per le reminiscenze mariachi di “Flores y Tamales”, tutti brani molto validi e ben confezionati, che tuttavia non bastano a sollevare dalla mediocrità un album che non regge il confronto con i capolavori della band in questione.
Peccato davvero, i Calexico hanno però tutte le qualità per uscire da questa situazione di stallo e, cosa da non sottovalutare, hanno un nutrito zoccolo duro di fans che li aspetta sempre con grande impazienza, la speranza è che questo faccia da sprono affinchè i nostri tornino al più presto agli antichi fasti.