Grazie a Dio i synth non l’avranno vinta e con loro non l’avrà  vinta nemmeno quel risibile e finto power-pop degli ultimi Ministri, che hanno plastificato e resa innocua la loro proposta. E sapete perchè non l’avranno vinta? Beh, il merito va a dischi veri, sudati e rabbiosi come quello dei bresciani Cara Calma, che ci dimostrano come tutto quanto luccica ultimamente sia in realtà  solo finto e vuoto.

La produzione di Karim Qqru degli Zen Circus non è l’elemento determinante, perchè non vorrei si togliessero meriti a ragazzi che invece il rock lo conoscono, lo masticano e ce lo sbattono in faccia con una ruvidità  non indifferente. Avete paura di chi alza la voce? Vi da fastidio il rumore delle chitarre? Non ci credo e se così fosse è arrivato il momento di cambiare idea e dischi come “Sulle punte per sembrare grandi” sono lo spunto ideale per partire con qualcosa di realmente determinante. Hard rock che pulsa catartico, capace di evocare pulsioni quasi hardcore, mentre la rabbia non defluisce, ma aumenta fino a stordirci.

No, non serve che i Cara Calma si mettano sulle punte, grandi lo sono già  e questo disco ce lo dimostra. Adulti veri in un panorama musicale fatto da adulti che, ahinoi, si divertono a fare i bambinetti.