Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
AWOLNATION
Here Come the Runts
[Red Bull Records]
Release date: 2 febbraio
Torna Aaron Bruno e la domanda più ovvia è se il suo frullatone di electro-rock, pop, nu-metal, dance, elettronica e chi più ne ha ne metta, funzionerà anche questa volta. Bisogna essere sinceri che in “Megalitic Symphony” (il disco precedente) qualcosa ci piaceva, sebbene ci fosse spesso il rischio di andare in overdose: a quanto sembra dai primi singoli l’andazzo pare essere ancora quello della contaminazione totale. Speriamo non esageri.
THE SOFT MOON
Criminal
[Sacred Bones Records]
Release date: 2 febbraio
Luis Vasquez con il suo sound elettronico/dark/wave senza compromessi non smette di turbarci. Lo farà anche con il nuovo “Criminal” che già delle premesse si dimostra potente. “La colpa è il mio demone più grande e mi sta seguendo fin dall’infanzia“, dice Luis Vasquez, “Tutto ciò che faccio rafforza l’idea che io sia colpevole: il concetto del disco “‘Criminal’ è un disperato tentativo di trovare sollievo confessando i miei errori ma anche di incolpare gli altri per errori che mi hanno colpito“. Il disco è stato prodotto dal “nostro” Maurizio Baggio.
–
DASHBOARD CONFESSIONAL
We Fight
[Fueled By Ramen]
Release date: 9 febbraio
Torna dopo un lungo stop il buon Christopher Carrabba con la sua creatura musicale, i Dashboard Confessional. Sono lontani, certo, i tempi dell’emo da pelle d’oca dei primi dischi, ma questo ormai si sa. Ora il piglio è più pop-rock, anche se qualche zampata non manca mai. Un disco che fin dal titolo e dal primo singolo si presenta come “arrabbiato”, anche se già con il brano “Heart Beat Here” torna presente uno stampo più acustico, sempre intenso.
FRANZ FERDINAND
Always Ascending
[Domino Recording]
Release date: 9 febbraio
Ci aspetta un disco ricco di groove che non ci farà stare fermi un secondo? Dai singoli apripista pare proprio di si. Il produttore francese Philippe Zdar, a quanto dice la band, ha allargato i confini musicali dei nostri ragazzi di Glasgow che hanno assorbito con grande disinvoltura l’abbandono di Nick McCarthy. Il sax alla fine di “Feel The Love Go” ci rimanda addirittura ai Duran Duran. Attendiamo con grande fiducia!
MGMT
Little Dark Age
[Columbia]
Release date: 9 febbraio
Abbiamo preso un acido e ho passato ore a urlare cose contro il Pakistan, poi Goldwasser ha trovato un loop di tastiere e abbiamo finito il brano in una session. Poco importi che nel caso specifico Andrew VanWyngarden, metà esatta egli MGMT, parli del brano “James”, quello appena descritto sembra essere un qualsiasi giorno di registrazione dell’imminente “Little Dark Age”.
Ricapitolando: MGMT, Dave Fridmann, tra i produttori accreditati al disco, Ariel Pink e Connan Mockasin, parti attive nella stesura di alcuni brani, insieme in studio con strumenti e qualche dose di troppo di LSD… i presupposti per un nuovo entusiasmante capitolo psichedelico e lisergico firmato dai ragazzi di “Time To Pretend” sembrano esserci, anche questa volta, tutti.
THE WOMBATS
Beautiful People Will Ruin Your Life
[Kobalt Music Recordings]
Release date: 9 febbraio
Quarto album per i simpatici Wombats. Le note stampa parlando di un disco guitar-pop che però troverà nuova linfa vitale in synth alla Blade Runner e in groove futuristici. Stiamo a vedere, per ora i singoli non ci dispiacciono.
WILD BEASTS
Last Night All My Dreams Came True
[Domino Documents]
Release date: 16 febbraio
Un disco per chiudere una carriera. Un disco registrato in due giorni dal vivo presso i celebri studi RAK. Un disco che sprizza vitalità e piglio ruvido. “Siamo noi più vicini ed esperti che mai” dice Tom Fleming “C’è un senso di celebrazione e di distruttività combinati, la sensazione che le catene siano state spezzate. Non che ci fossero mai state catene, ovvio, ma quel senso di un tempo limitato, prima che tu te ne vada, è molto motivante“. Queste sono le invitanti premesse.
THE ORIELLES
Silver Dollar Moment
[Heavenly Records]
Release date: 16 febbraio
Catalogare questo terzetto di Halifax è tutt’altro che semplice, visto come riescono a mescolare le carte del loro magnifico indie-guitar-pop. Il sound dei The Orielles è C86/jangle-pop fresco e accattivante, come punto di partenza, ma non stupitevi di trovare agganci con funk, dub e parti quasi più da dancefloor. I singoli apparsi nel 2017 ci mostrano una band ricca d’inventiva e di spirito melodico. Scommettere forte sul disco d’esordio è inevitabile!
MARLON WILLIAMS
Make Way For Love
[Dead Oceans]
Release date: 16 febbraio
Come un novello Roy Orbison, il buon Marlon Williams è capace di conquistarci con il souo sound immortale, debitore dei classici, che profuma di anni ’60 e ci parla di amori finiti e cuori spezzati. Ma attenzione, perchè come dicono le note stampa: “‘Make Way For Love’ non evita il cuore spezzato, ma lo fissa in faccia e ne estrae la bellezza“. E allora, come si fa a dire di no a simili premesse?
GEOWULF
Great Big Blue
[37 Adventures]
Release date: 16 febbraio
Una punta di dream-pop, groove morbidi ma comunque piacevoli e a tratti capaci di farci muovere il piedino, il giusto equilibrio tra synth-pop e e chitarre, andatura melodica studiata ad arte per infonderci sensazioni agrodolci tra malinconia e sorrisi baciati dal sole e qualcuno che, forse unendo il sacro e il profano, parla di questo duo londinese come di un incrocio tra Lana Del Rey e i Mazzy Star. I singoli fanno il loro ottimo dovere (ma magari i Mazzy Star anche no dai). Certo, Star Kendrick e Toma Banjanin inieme funzionano e sono piuttosto accattivanti, questo è innegabile.