Mi piace spesso viaggiare da solo, anche per tratti brevi, così ho la possibilità di immergermi completamente nella musica. Ascoltando “Decade”, l’ultimo album dei Calibro 35, mi dirigo verso Bologna, anzi, per essere precisi, verso il Locomotiv, club della città bolognese che stasera ospita il concerto della band milanese.
Arrivato a casa di amici ci siamo diretti al locale, e con mia sorpresa mi son ritrovato in apertura del live proprio dei Calibro, Le Capre A Sonagli, band che avevo già sentito live al Saz (acronimo di Sotoalazopa, festival musicale che si tiene a Tonadico, in Trentino) ormai due anni fa e che mi avevano stupito per la loro tecnica, precisissima e senza troppi fronzoli e la loro presenza scenica, soprattutto per il bassista, un animale da palco. Come immaginavo, anche questa volta non hanno deluso le mie aspettative, anzi, sono notevolmente migliorati diventando ancora più precisi e più pazzi di prima, migliorando il loro miscuio di Noise, Psychedelic Folk e Blues Lo-Fi. Ad un certo punto il bassista si lancia sul pubblico, pogando violentemente sulle note di “Dove you go?”, uno dei pezzi del loro primo album, davvero incredibili.
Dopo circa una mezz’oretta (con un cambio velocissimo di palco) iniziano i Calibro 35: è la prima volta che li vedo live. Entrano sul palco, si posizionano è cominciano con “Psycheground”, la prima traccia del loro nuovo album. Il pezzo inizia con il loro classico approccio nella scrittura, ma poi viene stravolto nel passare dei secondi, diventando sempre più interessante; subito dopo parte “SuperStudio” che non mi convince in pieno su disco, anche se la versione live risulta magnifica. Poi si passa al piatto forte, “Faster Faster!”, “Pragma” e “Modular”, le ho già amate nell’album e live rendono ancora meglio: la tensione ritmica che creano Luca Cavina e Fabio Rondanini è davvero invidiabile, la loro esperienza in vari progetti più i dieci anni nei Calibro li ha resi perfetti. A seguire ecco “ArchiZoom”, “Agogica” e “Polymeri”, le ultime canzoni che hanno suonato per “Decade”, poi, dopo una leggera pausa, finiscono il concerto con dei pezzi provenienti dall’album precedente, ovvero “S.P.A.C.E.” e l’intramontabile “Giulia Mon Amour”.
In conclusione è stato un ottimo live, ma soprattutto, una “prima esperienza” che ha superato le mie aspettative: sono davvero sorpreso e soddisfatto.