Difficile inquadrare bene questa ultima uscita dei Wild Beasts: non è chiaro se serve solo ad assolvere un obbligo contrattuale, a fissare un’istantanea nel momento della loro separazione o a completare la loro discografia con un live che si rispetti.
La produzione è ottima. Il live è registrato nei prestigiosi Rak studios di Londra e rispetto all’altra pubblicazione dal vivo del 2010 per iTunes Festival, si sente che i ragazzi di Kendal di strada ne hanno fatta parecchia.
Tra le note positive c’è da segnalare inoltre che anche pezzi più diretti come “Alpha Female” e “Get My Bang”, in questa incisione, acquistano spessore, mentre altri più riflessivi come “Wanderlust” o “The Devil’s Palace” risultano più fruibili.
Per i fan della prima ora, molto belle le esecuzioni di “Hooting & Howling”, “This Is Our
Lot” e “All The King’s Men” dal secondo (impareggiabile) album “Two Dancers”. Qui però sta anche la pecca della pubblicazione: vero è che non si sta parlando di un greatest, ma snobbare del tutto il loro primo lavoro (“Limbo Panto”), ci fa pensare. Sul serio, al tramonto della loro avventura, vogliono rinnegare pezzi come “Brave Bulging Buoyant Clairvoyants” e “The Devil’s Crayon”?
Spiace che i Wild Beasts abbandonino le scene, perchè è fuori dubbio che siano stati una delle band inglesi più originali degli ultimi 10 anni; tuttavia forse meglio così, piuttosto che trascinarsi con stanchezza.
Peccato anche perchè con l’EP “Punk Drunk & Trembling”, ultima pubblicazione di inediti, ci avevano lasciati con una carezza, 3 pezzi che, con sonorità del loro ultimo periodo, riassumevano a livello compositivo la loro carriera: la sgemba title-track che ricorda i primi lavori, l’elettronica di “Last Night All My Dreams Came True” che segue gli ultimi 2 album (“Present Tense” e “Boy King”) e l’eterea “Maze” che riporta alle atmosfere di “Smoother” (terzo LP).
Grazie Wild Beasts, avete regalato molte emozioni!