Nonostante il film mi sia piaciuto molto, all’inizio questa serie manco volevo vederla. E forse avrei dovuto fidarmi dell’istinto.
Alla fine si lascia anche guardare, grazie a una trama che sa giocare con fatti di cronaca indubbiamente interessanti e a qualche interprete che si fa seguire con piacere (Borghi è una bella certezza), ma in fin dei conti è una buffonata. Molti dei personaggi, spesso interpretati anche da cani (la Gerini, Dio la Gerini), risultano difficili da credere sin dalla loro prima apparizione. Così come tutte le repentine esplosioni di violenza; ad un certo punto Roma praticamente sembra Caracas.
Michele Placido, deus ex machina del progetto, prova a fare l’internazionale, prova a fare Sollima, ma non ci riesce. Qualcuno gli dovrebbe spiegare che Sollima è diventato Sollima proprio perchè non ha provato a fare Michele Placido.