Ma quanto mi stanno simpatici questi ragazzi di Brighton che rispondono al nome di Magic Gang. Li seguiamo fin dai loro esordi ed eravamo pronti a scommetere sulla riuscita di questo disco e, lo diciamo tranquillamente, non hanno deluso le attese.
Album fresco e immediato, estivo verrebbe da dire, con dei riferimenti che si fanno talmente lampanti da intenerire, un po’ come i loro testi, basati per lo più sull’andamento non sempre regolare delle relazioni di coppia (ma con quell’onnipresente messaggio di speranza che ci spinge a non mollare!).
I riferimenti, dicevamo, beh, mettete insieme un pizzico di Teenage Fanclub, una parte di Beatles, un po’ di sana etica slacker, i coretti dei Beach Boys e un adolescenziale amore per gli Weezer e il gioco è fatto. Facile direte voi prendere il meglio di queste band e fare copia e incolla. Beh, provateci. Nel frattempo godiamoci chi lo ha fatto, lavorando alla perfezione per equilibrare e amalgamare il tutto e sopratutto non sbagliando un ritornello che sia uno. Melodicamente “The Magic Gang” è praticamente inattaccabile. Punti deboli proprio non ne vedo in una band che ha lavorato sodo per affinare alla perfezione il proprio sound, senza voler affrettare i tempi (altro pregio!).
Quando ci si ritrova in mano un disco fatto di brani che sono tutti potenziali singoli, beh, non si può fare altro che lodare gli autori a gran voce, sbilanciandosi addirittura a sussurrare la frase “potenziale album guitar-pop dell’anno” (anche se poi uno dei brani più belli è una pazzesca ballata dominata dal piano, “Take Care”, che ci manda letteralmente in visibilio).
Ci troviamo qui a dicembre e vediamo se non staranno altissimi nella mia classifica finale.