Quanta dolcezza in questi Queen Of Jeans, che ammetto di scoprire solo ora, visto che ho trovato il nome nelle liste della Topshelf Records. Beh, meglio tardi che mai, andrò a recuperare anche il loro EP del 2016. Fortissima impronta retrò’, con gli anni ’50/’60 che fanno capolino spesso e il buon Ray Orbison pronto a dare la sua santissima benedizione. Brani come “U R My Guy” o “More To Love” con i coretti al punto giusto, gli stacchi della batteria e lo zucchero filato, sono quanto di più classico possiamo sentire.
Un suono evocativo e romantico, giusta colonna sonora per un disco che si propone di essere la narrazione di una relazione. L’approccio è minimale il giusto con la voce di Miriam Devora a impreziosire il tutto, spesso con vocalizzi davvero niente male (“April Still” mi mette la pelle d’oca). Sono proprio le linee vocali ad essere il punto centrale dell’album, sempre studiate per far emergere ottimi intrecci e melodie, vuoi praticamente a cappella (“You’re Never Alone”), vuoi inserite in un contesto più indie-rock oscuro e suggestivo, con le emozioni lasciate fluire liberamente, (“Bat Your Eyes”). Niente male anche “Sick Day” che parte vellutata e carezzevole e poi si aggancia a un giro quasi garage-rock, con le chitarre che si sporcano a dovere: se c’è da fare gli occhi dolci ok, ma anche se c’è da tirar fuori le unghie qui ci siamo in pieno.
Niente che non sia già conosciuto, certo, ma confezionato in modo così carino e dolce che non innamorarsene è impossibile. Un disco che ci fa sentire un po’ tutti Marty McFly alla festa di ballo “Incanto sotto il mare”.