Cari Manics quanto tempo. Sembra ieri quando annunciavano “faremo un disco poi addio“, sembra. Una band che ne ha vissute tante, che è salita in cielo, è caduta, si è rialzata con le ginocchia sbucciate ma non ha voluto mollare. Una band che ha sempre creduto nei suoi ideali, anche quando li ha visti vacillare, scomparire, modificarsi, ma che, tutto sommato ha trovato un suo equilibrio camaleontico nel mondo del rock, con dischi a tratti non perfettamente a fuoco, ma se non altro genuini. In questo “Resistance Is Futile” emergono nostalgie, senso di smarrimento e accettazione (con più o meno rabbia, amarezza e disillusione) del presente, pessimismo nei testi ma in ambito musicale c’è una rinnovata apertura a un rock che, in certi frangenti (almeno nello spirito), ci riporta a quel piglio sfrontato e carico degli esordi, quando venivano definiti i Guns N’ Roses d’Inghilterra (curioso che presto saranno proprio in tour con loro per alcune date europee).
Una ripresa di sapori del passato quindi, senza però dimenticare i colori, gli arrangiamenti rigogliosi e il senso melodico che fanno parte di una lunga discografia, cosa che, quindi, li riporta nel presente con un bel bagaglio di esperienze da trasmettere in musica, come fossero stati dei viaggiatori che, in tanti anni di percorsi, hanno annotato tutto e ora lo elaborano con la solita sincerità , per tutti quelli (e in UK sono ancora tanti) che avranno ancora voglia di abbeverarsi alla loro fonte.
Un buon lavoro con alcuni brani anche in media con le loro cose migliori. Bravi.
Photo: Alex Lake