Prodotto nientemeno che da Mike Mogis (Bright Eyes, First Aid Kit), questo debutto degli High Up è stato registrato agli ARC Studios di Omaha, Nebraska.
Si tratta del progetto delle sorelle Christina e Orenda Fink (Azure Ray) a cui si aggiungono Josh Soto, Todd Fink (The Faint) e Matt Focht (Head Of Femur, Bright Eyes).
E’ stata proprio Orenda, dopo averla vista fare karaoke in alcuni bar, a stimolare la sorella a esibirsi e a fondare questo nuovo gruppo: perchè vi consigliamo di recuperare questo disco, uscito a fine febbraio via Team Love Records? Anzitutto la sola voce di Christine ripaga ampiamente il prezzo del biglietto: potente, calda e passionale come una voce soul, riesce a raggiungere apici difficilmente descrivibili con le sole parole. Inoltre la frontwoman sa trasmettere emozioni in quasi ogni frangente, siano le sue influenze pop, rock o addirittura punk: e proprio questo è il punto più interessante e non è un caso se sono arrivati paragoni molto lusinghieri con Janis Joplin.
Se i testi toccano temi che vanno dalla depressione alla forza di volontà , passando per il conforto e la solitudine, gli ingredienti sono svariati: dai fiati dell’iniziale “Alabama To The Basement”, all’organo di “Make A Plan To Love Me”, passando per le splendide atmosfere indie-pop anni ’50 di “Before The Storm” e per l’elevato ritmo di “Domino” dalle influenze quasi dancey, non c’è mai tempo per annoiarsi.
La promozione a pieni voti è guadagnata e, ripetiamo ancora, la voce di Christine ha parecchi meriti per questo perchè, sotto il piano emotivo, è quella che sa conquistarci immediatamente.