Con l’uscita del nuovo album “Islands”, si presenta l’occasione di ripercorre la carriera della band nordirlandese in 10 brani, e trattandosi degli Ash, lo si fa con molto piacere.
Ecco la nostra top ten dei pezzi di Tim Wheeler e soci, in ordine rigorosamente sparso…
10 – BUZKILL
2018 da “Islands”
Un piccolo tributo, direttamente dal loro ultimo album che abbiamo avuto il piacere di sentire recentemente. E un messaggio abbastanza diretto : se ci fosse una festa, oppure da guastarla, gli Ash si dichiarano arruolabili.
9 – STARCROSSED
2004 da “Meltdown”
Una powerballadnon poteva mancare in rassegna, in quanto amore&affini sono temi comunque ricorrenti in tutta la produzione degli Ash. Pianoforte, pennate pulite di acustica, elettrica sporca quanto educata, melodie easy listening per un pezzo ispirato – nemmeno troppo celatamente – a Romeo e Giulietta
8 – NUMBSKULL
1998 da “Nu-Clear Sounds”
Ritmi sincopati, fragorosa e tagliente, sonorità tipicihe del nu-metal : rappresentativa della parte nera del cuore degli Ash.
7 – GOLDFINGER
1996 da “1977”
Grunge nei ritmi, distorta e rumorosa, ma anche melodie e liriche più morbide ed immediate tipiche del britpop. Uno dei pezzi più amati e conosciuti .
6 – CLONES
2004 da “Meltdown”
Sintomatico del percorso di crescita musicale (ma anche anagrafica) della band: tematiche più mature all’interno di un carro armato hard rock corazzato e cingolato
5 – KUNG FU
1995 da “1977”
Come “Jack Names The Planets” è anch’essa contenuta nell’OST del film Angus. Pezzo punk rock elettrico, veloce ed immediato. Emblema del periodo più giovane e spensierato. Si balla, si poga, si scuote la testa. C’mon Jackie Chan!
4 – GIRL FROM MARS
1995 da “1977”
Primo singolo ad accendere i riflettori a livello planetario sui ragazzi nordirlandesi, pezzo college rock semplice, energetico e senza fronzoli. La voce di Wheeler è quasi ovatta su un sottofondo di dinamite. Ideale passaggio di consegne tra grunge melodico e pop punk, e probabilmente brano più iconico della band.
3 – UNCLE PAT
1994 da “Trailer”
Terzo singolo in ordine di uscita, celebre peraltro per aver dato loro ampio respiro mediatico ( fu colonna sonora di uno spot Heineken diffuso al tempo in oltre Manica): sorniona e ronzante, perfetta per inquadrare la fase più primaverile e grezza del gruppo.
2 – SHINING LIGHT
2001, da “Free AllAngels”
Chimica tra gli strumenti, ritornello catchy, vena esplosiva quanto romantica, al top della loro fama gli Ash piazzano il loro inno da festival.
1 – BURN BABY BURN
2001, da “Free AllAngels”
E’ il singolo probabilmente più famoso dei ragazzi di Downpatrick, presente in qualsivoglia compilation pop rock riferibile ad inizio secolo. Incendiario e galvanizzante, un evergreen intramontabile.