Nati nel 2012, gli Olden Yolk sono Shane Butler dei Quilt e la multistrumentalista Caity Shaffer: dopo aver realizzato uno split EP insieme alla sempre deliziosa Weyes Blood nel 2014, i due musicisti di stanza a New York hanno pubblicato a fine febbraio questo loro omonimo debutto sulla lunga distanza.
Aiutati dal batterista Dan Drohan (Tei Shi, Uni Ika Ai) e dal chitarrista Jesse DeFrancesco, Butler e la Shaffer hanno registrato il loro primo LP al Gary’s Electric di NYC insieme a Jarvis Taveniere dei Woods.
Come ci fa sapere la press-release gli Olden Yolk nelle loro canzoni parlano di temi come “l’amore che ci circonda, l’insicurezza e l’individuazione dell’autonomia in mezzo a un fiorente tumulto”: tutto questo, però, viene fatto sempre con un notevole senso poetico e con le due voci di Butler e della Shaffer che sono capaci di creare gustose armonie che rendono il tutto molto gradevole per le orecchie di chi ascolta.
Il loro folk con ampie venature psichedeliche, però, non limita la band di NYC, che, invece, aggiunge al suono delle chitarre, sia acustiche che elettriche, interessanti ritmi propulsivi dal sapore Krautrock, cortesia soprattutto del drumming del talentuoso Drohan: la dolce “Cut To The Quick” puo’ essere un buon esempio di ciò.
La varietà comunque non manca in questo esordio, con “Verdant” che apre i giochi con la dolcezza delle due voci di Butler e della Shaffer, accompagnate dalla chitarra elettrica; “Hen’s Teeth”, invece, è disegnata da importanti sonorità psichedeliche, mentre “Common Ground” propone interessanti spinte ritmiche.
Con il sapiente aiuto di Taveniere in cabina di regia, gli Olden Yolk hanno saputo realizzare un esordio più che convincente, che ci lascia ben sperare per il futuro del gruppo.