Come ogni anno, in estate, esce un nuovo album degli Oh Sees: ormai questo è diventato un evento quasi tradizionale per i fan e sinceramente mi fa sempre piacere che una band sia così produttiva, da più di 20 anni poi, però qualche volta si fanno dei passi falsi, ahimè, e uno di questi è proprio “Smote Reverser”.
In una vecchia intervista John Dwyer aveva ipotizzato il suo futuro con gli Oh Sees. Quando si sarà stufato della band la scioglierà e formerà un gruppo “Funk Metal” (!!). Si può dire che al genere ci sia già (quasi) arrivato con quest’album, che però soffre di una grossa dualità , quando forse si poteva portare avanti una via unica.
Una metà del lavoro è tranquilla, quasi come l’ultimo album degli Ocs, ad esempio “Last Peace” ha quel piglio, almeno per metà della sua durata, ma a mio avviso ci sono fin troppe tracce soporifere, o meglio, di maniera, (un esempio concreto è “Moon Bog”, troppo forzatamente simile a tutto quello che si può ormai definire “alla Oh Sees“). Intendiamoci, non è per forza un male, ci mancherebbe, ma la ripetitività telefonata non ci piace.
Certo, poi c’è l’altra metà , più “metal” ed aggressiva che è intrinseca in “Smote Reverser”: pezzi come “Overthrown” oppure “Abysmal Urn” sono l’esempio più azzeccato, era proprio quello che voleva John, ma è stato portato avanti solo in parte, visto che tutta l’opera non è effettivamente così “violenta”.
L’album in conclusione non arriva a quello che è stato “Orc” al tempo, ma va bene così, anzi, chiediamoci se forse questo otrebbe essere l’inizio di un nuova versione degli Oh Sees da parte di John e dei suoi amici…staremo a vedere.