Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
LENNY KRAVITZ
Raise Vibration
[BMG]
Release date: 7 settembre
Undicesimo album per il buon Lenny che, presentandolo, si dimostra sicuramente carico e politicizzato: “Non ne posso più del razzismo e del fatto che le persone di colore vengano trattate in modo diverso e addirittura uccise. Non ne posso più della guerra. Non ne posso più della distruzione del nostro ambiente naturale. Dobbiamo risollevarci, andare avanti verso una comprensione maggiore“. Il singolo “It’s Enough” non è però memorabile, nel suo andamento morbido e circolare…
PAUL McCARTNEY
Egypt Station
[Capitol]
Release date: 7 settembre
L’artista non ha bisogno di presentazioni dai. Un disco che si preannuncia (a quanto dice Paul stesso) come un viaggio variegato, o meglio come un mezzo di trasporto che ci conduce in svariati posti, i 16 pezzi sono come i 16 vagoni dei quali è composto il treno diretto all’ “Egypt Station”. Sicuramente il brano “Fuh You” prodotto con Ryan Tedder (il resto del disco è stato prodotto da Greg Kurstin), ci pare un po’ banalotto…
SPIRITUALIZED
And Nothing Hurt
[Bella Union]
Release date: 7 settembre
Composto e registrato interamente da mr. Jason Pierce, il disco non ha avuto vita facile: “Fare questo album da solo mi ha fatto impazzire più di qualsiasi cosa abbia mai fatto. Stavamo facendo degli spettacoli enormi e volevo davvero catturare quel sound, ma senza il denaro necessario. Quindi comprai un computer e feci tutto in una piccola stanza di casa mia. La cosa più importante per me era quella di farlo sembrare una sessione in studio. Ma ero nuovo a tutto ciò, non conoscevo tutti i trucchetti che le persone usano quando stanno registrando un album ““ rimasi seduto lì per settimane”…mesi”…aggiustando i livelli un po’ alla volta per cercare di ottenere il suono giusto“. “Here It Comes (The Road) Let’s Go” è una ballata che scalda il cuore…
LOW
Double Negative
[Sub Pop Records]
Release date: 14 settembre
La band parla di un lavoro sfacciato e abrasivo. Chi lo ha già sentito usa la parola “claustrofobico”. Il dodicesimo album dei Low si presenta sotto i migliori auspici.
JUNGLE
For Ever
[XL]
Release date: 14 settembre
…a post-apocalyptic radio station playing break up songs.
“Happy Man” e “House In LA” annunciavano alcuni mesi a fa, e un pò a sorpresa, il ritorno dei Jungle. Josh Lloyd-Watson e Tom McFarland archiviato il sorprendente debutto di 3 anni fa (“Jungle”, 2014), alzano decisamente il tiro trasformando il progetto in una ‘big band’. Un anonimo duo di produttori dal ‘magic-touch’ ora è una collettivo di sette musicisti pronto a spazzarvi via (soprattutto dal vivo, ci scommettiamo) con una raccolta di inni pop infarciti di synth e percussioni. Se “For Ever” manterrà le premesse dei singoli già ascoltati (saliti a tre con la recente, ennesima, mina “Heavy, California”) avrete grosse difficoltà a ‘staccarvelo’ dalla testa.
ANY OTHER
Two, Geography
[42]
Release date: 14 settembre
Pecchiamo di presunzione tutta italiana se, fra i 10 dischi che attendiamo di più in questo settembre, inseriamo anche gli Any Other di Adele Nigro? No, assolutamente no. Perchè siamo sicuri che questo sarà il suo disco della consacrazione internazionale, dopo l’ottimo esordio con “Silently. Quietly. Going Away”. Ci attendiamo un disco maturo, intenso, corposo e complesso, che spazierà in molte direzioni, dal folk al jazz, dai classicismi a libertà che la porteranno fuori dagli schemi. Noi facciamo il tifo per Adele!
SUEDE
The Blue Hour
[Warner]
Release date: 21 settembre
Da quando sono tornati in pista i Suede non hanno sbagliato nulla, imboccato un climax ascendente che trabocca d’ispirazione e ottimi brani. “The Blue Hour” si appresta ad essere un concept album e quindi deve essere ascoltato nella sua interezza. Fra i singoli anticipatori sicuramente quello che più ci ha colpito è “Life Is Golden”, toccante ed emozionante come i loro brani migliori…
VILLAGERS
The Art Of Pretending To Swim
[Domino Recording]
Release date: 21 settembre
Album numero 4 per Conor O’Brien e i suoi Villagers. Le note stampa dicono: “Il nuovo disco di O’Brien si ricollega all’approccio sfaccettato del debutto del 2010 ‘Becoming A Jackal’ e del disco del 2013 ‘Awayland’ aggiungendo un’anima nuova, una mente ritmica e un abbagliante assortimento di dettagli sonori, sia analogici che digitali, creando mood febbrili che si sposano con brani facilmente accessibili. Questo è l’album dei Villagers più brillante realizzato fino ad oggi“.
Conor O’Brien, nel suo studio di Dublino, si è impegnato a scrivere, produrre e mixare tutto l’album.
THE JOY FORMIDABLE
Aaarth
[Seradom]
Release date: 28 settembre
La chitarrista e vocalist principale Ritzy Bryan dice così del lavoro: “Abbiamo sicuramente realizzato un collage colorato e simbolico con questo disco, in parte a causa di ciò che ci circonda. Quei tramonti multicolori e gli elementi primordiali della natura nel sud-ovest hanno incoraggiato la nostra immaginazione nel songwriting e nella produzione“.
MUDHONEY
Digital Garbage
[Sub Pop]
Release date: 28 settembre
Cosa attendersi dal decimo album dei Mudhoney? Sicuramente rock senza compromessi e idee chiare, fin dal titolo, che, con pungente e oscuro senso dello humor, andranno a criticare temi moderni e purtroppo attuali come la dipendenza dai social media o l’abuso delle armi in America.