E’ passato poco più di un anno e mezzo dal loro sophomore, “Lemon Memory”, ma i Menace Beach sono già  di ritorno questo weekend con un nuovo lavoro sulla lunga distanza: come ci ha detto nella recente intervista la tastierista e cantante Liza Violet, la band di Leeds non ha quasi portato in tour il suo secondo disco perchè nuove idee avevano già  iniziato ad arrivare e allora questi ragazzi inglesi hanno preferito concentrarsi maggiormente su questa nuova fatica.

La Violet e il frontman e chitarrista Ryan Needham si sono chiusi in studio, sperimentando con drum-machine, synth, loops e chitarre, prima di registrare il tutto insieme alla band a The Nave Studio di Leeds aiutati dal coproduttore Matt Peel degli Eagulls: diventa quindi interessante vedere dove queste novità  possono aver portato il gruppo dello Yorkshire.

Si parte proprio con “Black Rainbow Sound”, la title-track, nonchè primo singolo estratto da questo nuovo lavoro: il brano, che vede Brix Smith dei Falls come ospite, si apre con graffianti riff di chitarra e, in seguito, proprio grazie all’aiuto dei synth, spinge sull’acceleratore, creando un ritmo motorik.

Siamo poi sorpresi dalla dolcezza dei vocals della Violet nella successiva “Satellite”, un pezzo rumoroso, ma dallo spirito pop, caratterizzato dalla potenza di synth e batteria.

“Holy Crow”, con il suo oscuro organo, ha un non so che di psichedelico e delle atmosfere ipnotiche, mentre in “8000 Molecules” il suono elettronico sa tracciare eleganti melodie pop sulla voce sognante di Liza.

Probabilmente un po’ troppo cupo, malinconico e rumoroso rispetto ai lavori precedenti della band inglese, “Black Rainbow Sound” è comunque un album solido e di buona qualità , ma da ascoltare più volte prima di poterlo comprendere e soprattutto prima di ritrovare l’anima pop dei Menace Beach: di certo apprezzabili i tentativi di cambiamente per i ragazzi di Leeds.