Mi risulta strano parlare dei Teenage Fanclub e di “Thirteen” ora che Gerard Love non è più nella band. Non so, mi sembra ancora impossibile. Tra l’altro, l’ultima volta che vidi i Teenage a Bologna, i nostri non eseguirono nemmeno un brano da quest’album, segno che forse nella loro lista di gradimento questo lavoro non è certo nei piani alti. Ed è un peccato. Uscendo dal concerto mi chiedevo proprio perchè “Thirteen” fosse stato clamorosamente escluso dalla scaletta e non trovavo poi molte risposte. Nemmeno ora a dire il vero.

Potrebbe essere il fatto che non ricordano con piacere una gestazione che fu sicuramente lunga e complessa (con la band che forse si accorse che l’autoproduzione non era poi una cosa così bella da fare)? Potrebbe darsi. Forse anche le recensioni non particolarmente esaltanti all’album potrebbero avere influito. Certo il predecessore “Bandwagonesque” svettava nella top di molti giornalisti nel 1991 e quindi le aspettative per i Teenage erano altissime (in primis proprio da parte dei componenti della band, verrebbe da dire!). Aspettative non rispettate a detta di molti. Altro segno negativo che potrebbe poi, con il tempo, non essere mai stato assorbito del tutto. Mah. Mi piacerebbe farci una chiacchierata in merito con il buon Norman Blake e sentire un po’ il suo pensiero. Io non potrei che dirgli quanto adoro questo disco, perchè capace di continuare nel suo percorso di tributo/omaggio al sound di Big Star e dei Byrds, ma, rispetto al precedente disco anche con un grado di raffinatezza melodica pop ancora più elevato. Digli poco!

Sono ironici i Teenage e consapevoli delle loro capacità  fin da subito, con quell’apertura di “Hang On” che fa il verso al grunge per poi virare in modo clamoroso su territori eleganti e floreali, ma sanno dimostrare a chi li aveva conosciuti con il lavoro precedente che la vena power-pop non si è affatto esaurita, ed ecco la travolgente “Radio”, mai così ruffiana e ammiccante, sebbene le chitarre viaggino che è un piacere. Chitarre pimpanti e rumorose (che però cercano anche l’accenno jangle) nella riuscitissima “Commercial Alternative” e nella travolgente “The Cabbage”, ma è con le ballate che stavolta i Teenage piazzano la marcia altissima e nessuno riesce a stare dietro a una macchina che pare già  fin d’ora ambire alla pole position del pop (come accadrà  nell’album “Grand Prix”). Raymond McGinley (per chi vi scrive penna sempre inferiore a quella di Blake e Love) pesca i jolly assoluti della carriera nella toccante “120 Mins” e soprattuto in quella gemma elettro-acustica che risponde al nome di “Tears Are Cool”, uno dei top della band stessa. Pure “Escher”, mid-tempo che vede sempre McGinley come autore, è una bomba che entra dannatamente sottopelle. Ma parlavamo delle ballate e allora come non citare due splendori targati Love: la narcolettica “Song To The Cynic”, (impreziosita dallo superlativo assolo) e sopratutto “Fear Of Flying”, che, a mio avviso, estrae dal cilindro il ritornello più bello dell’album. Ritmi bassi e malinconici anche nella bellissima conclusione dell’album, marchiata da “Gene Clark”, che procede con questo assolo distorto e penetrante per tre minuti e mezzo circa, prima che il buon Love inizi a cantare.

Certo, c’è anche qualcosa che non mi torna, come l’inutile cazzatina di “Get Funky”, il minutaggio ridotto di un brano come “Ret Liv Dead”, che poteva essere sviluppato meglio e l’inutile prolissità  di “Norman 3”, canzone che (fino a un certo punto) adoro, perchè è praticamente costruita per mettere in risalto un ritornello della Madonna, che però viene poi ripetuto talmente tanto nel finale che mi va quasi in odio. Sottigliezze dai.

Ammetto candidamente che nelle serate (immagino favolose) che vedono i Teenage riprendere in mano la loro discografia, per riproporre tutti i lavori dall’inizio alla fine, io vorrei proprio essere a quella di “Thirteen”. Non ci sarò, Ma Dio, ho la pelle d’oca a ripensarmi davanti allo stereo di mio padre a fare air-guitar ascoltando questo disco. Mi farò bastare quel ricordo. Eccome.

Teenage Fanclub – Thirteen
Pubblicato: 4 ottobre 1993
Lunghezza: 49:43
Label: Creation
Brani: 13
Produttore: Andy MacPherson, Teenage Fanclub

Tracklist:
1.Hang On
2.The Cabbage
3.Radio
4.Norman 3
5.Song to the Cynic
6.120 Mins7
7.Escher
8.Commercial Alternative0
9.Fear of Flying
10.Tears Are Cool
11.Ret Liv Dead
12.Get Funky
13.Gene Clark