Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto
HOW TO DRESS WELL – “The Anteroom”
[Domino]
La speranza, approcciandosi al nuovo lavoro di Tom Krell, è che venga spazzata via quella terribile patina pop che soffocava un album come “Care”. Rivogliamo un mondo più destrutturato, distorto, frammentario e lo-fi. Tom Krell ha dimostrato, con un disco come “Total Loss”, di poterlo fare. Ci sarà riuscito ? Ora potete giudicare voi.
RICHARD ASHCROFT – “Natural Rebel”
[BMG]
Il singolo “Surprised By The Joy” è talmente banale e scontato che cerchiamo di passarci sopra, nella speranza che il disco dell’ex Verve sappia dimostrarsi più graffiante e intenso di quanto questa canzonetta non lo sia affatto. Sarà , ma a conti fatti ci pare sempre che il talento del nostro (che è innegabile), nella sua carriera solista proprio non riesca ad emergere pienamente”…
NENEH CHERRY – “Broken Politics”
[Smalltown Supersound]
Interamente prodotto da Kieran Hebden, meglio conosciuto come Four Tet, “Broken Politics” è il quinto lavoro di Neneh Cherry, che definisce questa pubblicazione in questi termini: “‘è un album più calmo e riflessivo rispetto al precedente “Blank Project””‘. Le note stampa parlano di un disco che sarà in parti uguali arrabbiato, riflessivo, malinconico e incoraggiante, mentre Cherry e i suoi collaboratori continueranno ad espandere la gamma sonora, per renderla sempre più ampia e creare un pop elettronico davvero singolare e potente. I singoli ci piacciono, ora è il momento di giudicare l’intero lavoro.
CLOUD NOTHINGS -“Last Building Burning”
[Carpark Records]
A un anno di distanza dall’ultimo “Life Without Sound” torna la band di Cleveland.
Il frontman Dylan Baldi presenta così il quinto album in studio:
Sono ossessionato dall’idea di energia che si può scatenare in un momento. Il disco l’ho pensato in questo modo: sette corte, una lunga, un’intensa emissione controllata dal caos.
Il disco, che ascoltiamo per intero oggi, lo sentiremo dal vivo per 3 date a febbraio: giovedì 14 al Circolo Ohibò di Milano, venerdì 15 al Monk Club di Roma e sabato 16 al Covo Club di Bologna.
YOKO ONO – “Warzone”
[Chimera Music]
“Warzone”, pubblicato dalla Chimera Music del figlio di Sean Lennon, contiene 13 canzoni, rivisitazioni di tracce già pubblicate dall’artista nipponica. Il primo estratto è stato “Rising”, pezzo già apparso in diversa forma nel disco omonimo del 1996, poi abbiamo sognato ad occhi aperte ascoltando una versione minimale di “Imagine” svelata lo scorso 9 ottobre giorno nel quale il suo amato John Lennon avrebbe festeggiato il suo 78 ° compleanno.
PAPERCUTS – “Parallel Universe Blues”
[Slumberland]
Sesto album per la creatura di Jason Quever sopraffine artigiano di moderno pop cantautorale.
Il nuovo lavoro firmato Papercuts, pubblicato per la storica label Slumberland, racconta, con immancabile ed irresistibile vena malinconica, di cambiamenti, abbandoni e nuove scoperte: lasciare San Francisco, dove Quever viveva ed era figura centrale della locale scena folk, e abbracciare Los Angeles portando con sè una nuova collezione di intime perle melodiche.
WILL OLDHAM – “Songs Of Love And Horror”
[Domino]
I brani di Will Oldham sono stati spesso scritti per gli alias Palace Brothers o Bonny Prince Billy. Le loro identità , tenute separate da quella di Will per necessità , vedono brani scritti per creare un singolo incontro, per essere condivisi tra coloro che decidono di ascoltare. “Songs of Love and Horror” è una voce rara in quest’opera: un album di Will Oldham, con il compositore che diventa cantante. A vantaggio della natura del progetto, i brani sono cantanti e suonati solo da Will, in un’ ambientazione amata dai fan della sua musica ““ quella di una voce e una chitarra, la cosa migliore per assaporare l’album. Will porta alle sue canzoni tutto ciò che ha imparato nel corso degli anni, cantando versioni che fremono come nuove cose nell’aria di oggi.
PETER BJORN AND JOHN – “Darker Days”
[Ingrid]
Ottavo disco in studio per la band svedese che molti da queste parti hanno scoperto ed iniziato ad amare, più di 10 anni fa, con il fischettio contagioso di “Young Folks”. Registrato agli Atlantis Studios di Stoccolma il trio ha interamente prodotto il lavoro tagliando tutte le discussioni senza senso e le persone in mezzo e rendendo ogni componente del gruppo il suo capo e il suo produttore.
EMPRESS OF – “Us”
[Terrible Records / Caroline]
A distanza di più di tre anni dal suo debutto sulla lunga distanza, “Me”, Empress Of, ovvero la musicista e produttrice statunitense Lorely Rodriguez, torna con un nuovo LP.
Il suo sophomore, che è stato registrato in South California e che vede la collaborazione di Dev Hynes (Blood Orange), di Sam Griesemer e Jerome Potter dei DJDS e del produttore spagnolo Pional, si intitola “Us” e da oggi è tra noi.