Robyn non voleva scrivere altre tristi canzoni d’amore e ballare da sola al centro del dancefloor, l’aveva promesso a se stessa. Ma ci sono promesse che sembrano fatte apposta per essere infrante. La swedish girl è tornata più in forma che mai, diversi anni dopo il tour de force di “Body Talk”, progetto ambiziosissimo diviso in tre parti più un greatest hits che l’ha tenuta impegnata live fino al 2014.
Non ha mai voluto essere una semplice pop star Robin Miriam Carlsson, nemmeno quando poco più che ragazzina ha firmato il suo primo contratto discografico raggiungendo il successo con “Robyn Is Here”, “My Truth” e “Don’t Stop The Music”. Raramente è scesa a compromessi e alla fine è stato lo strano mondo del pop a voler somigliare a lei, a imitarne lo stile quando bisognava reinventare la carriera della stellina di turno.
Robyn era sempre un piccolo passo avanti a colleghe ben più famose. “Honey” non fa eccezione. E’ un disco meticoloso, vivace, pungente, ottimista. Che gioca con arrangiamenti dance, house, techno in chiave pop senza estremismi nè forzature. La malinconia c’è ancora ma non è più così disperata, la tristezza è un punto di forza per la Robyn del 2018.
“Somebody said you got a new friend / Does she love you better than I can?” diceva qualche anno fa in “Dancing On My Own” e c’è un filo invisibile che lega quelle righe al “Baby it’s so real to me / Now that it’s over” di “Missing U”, la prima traccia di “Honey”. E non è un caso che “Dancing On My Own” e la title track di questo nuovo disco abbiano finito per accompagnare due momenti clou della prima e dell’ultima serie di “Girls”, giusto per restare in tema di tradimenti e rimpianti.
Non mi lascerò più spezzare il cuore giura Robyn in “Ever Again”. Oggi vuole soprattutto divertirsi e lo fa in un’ammiccante “Between the Lines”. “Honey” è l’album di una musicista matura che ancora una volta, dopo The Knife e Röyksopp, sceglie fidati collaboratori di prim’ordine come i produttori Klas à…hlund (Teddybear) e Joseph Mount (Metronomy), Zhala, Adam Bainbridge (Kindness) che ha creato il sorprendente beat di “Send to Robin Immediately” e Rudolf Nordström ovvero Mr. Tophat in “Beach 2K20”.
Le pop star del futuro stanno già prendendo appunti “…