Per prima cosa diciamo subito che questo è il primo album solista di Ferro Solo chitarrista e cantante dei bolognesi Cut, gruppo storico, attivo da più di due decadi. Il full-lenght in questione è pieno di nomi di spicco della scena alternativa italiana, dai romani Giuda al gran completo (sul brano “He Spies” , uno dei più belli del lotto a mio modesto parere), a membri dei Three Second Kiss e Julie’s Haircut.
Seguendo l’idea originale, questo album dovrebbe essere la prima parte di un concept narrativo che si svilupperà su più uscite…noi attendiamo fiduciosi, anche perchè l’inizio è decisamente incoraggiante.
Il disco in questione è composto da 12 brani che spaziano dal classico rock & roll, al post punk (“Doppelganger”, “Better Than Me” ), passando addirittura in uno sconfinamento nel folk (bellissima “Almost Mine”). Ma non è tutto, perchè qui troverete anche new wave anni ’80 (“Got Me a Job” e’ un brano che merita assolutamente di essere ascoltato), così come toccanti ballad (“Perfect Stranger” ne è forse l’esempio piu’ lampante, ma impossibile non citare anche la struggente “Gala”).
Alla fine dell’ascolto l’album risulta piacevole e questo suo essere eterogeneo non disturba affatto: si sentono le varie influenze “raccolte” in decenni di carriera musicale. Tra le note del disco si puo’ carpire la passione di una persona che ha messo a nudo la propria anima rock & roll, una persona che ha dedicato la vita alla musica con passione e rispetto e quando la passione c’è, beh, la musica contraccambia.
In definitiva, un album che merita di essere ascoltato e riascoltato!
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