L’uscita dell’ultimo album “Simulation Theory” ci fornisce l’assist perfetto per ripercorre la carriera della band inglese attraverso la nostra scelta dei loro 10 brani più iconici: pochi? Troppi? I Muse sono destinati a dividere, sempre…
10 – UNO
1999, da “Showbiz”
Nell’estate ’99 i Muse si presentano al pubblico con questo singolo: in declino l’ondata britpop, Matt Bellamy e compagnia propongono questo rock alternativo dall’innesco metallico e graffiante che si alterna a momenti blues ed ipnotici.
9 – SUNBURN
2000, da “Showbiz”
Rotto il ghiaccio dell’esordio, i Muse piazzano questo saliscendi emozionale che caratterizza ottimamente il loro primo periodo. Uno di pezzi più amati, che apre “Showbiz”.
8 – UNINTENTED
2000, da “Showbiz”
Ruffiani? Furbi? Arriva anche la ballata soffice ed arpeggiata da sentimentali; comunque un’importante prova canora di Bellamy, vibrante e poliedrica.
7 – NEW BORN
2001, da “Origin of Symmetry”
I Muse alzano i giri con questo crescendo minaccioso ed esplosivo, una supernova di chitarra, basso e batteria. Uno dei pezzi ancora più richiesti nei live.
6 – PLUG IN BABY
2001, da “Origin of Symmetry”
Allacciate le cinture e tenetevi forte: si sale sull’ottovolante.
5 – STOCKHOLM SYNDROME
2003, da “Absolution”
Furiosa, nervosa, aliena, un treno impazzito. Uno degli ultimi?
4 – TIME IS RUNNING OUT
2003, da “Absolution”
Comincia la discesa verso gli inferi alla ricerca di pezzi universali e catchy: ma come dimenticarlo?
3 – SUPERMASSIVE BLACK HOLE
2006, da “Black Holes and Revelations”
Sinuosa, suadente, tremendamente pop. Bellamy gioca la carta del super falsetto: ha comunque una marcia in più.
2 – KNIGHTS OF CYDONIA
2006, da “Black Holes and Revelations”
Ecco qua il lungometraggio in musica di casa Muse: la loro gemma dall’anima future prog.
1 – UPRISING
2009, da “Resistance”
Eccolo qua: il grido di battaglia da rivoluzione popolare.
Photo: Warner Music Sweden / CC BY
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