Prima di “Metal Box”, l’album che tutti ricordano quando pensano al collettivo musicale chiamato Public Image Ltd, c’è stato “Public Image: First Issue”. L’esordio discografico dei PiL in formazione campionato: John Lydon (non più Rotten) pronto a una nuova avventura dopo la sbornia punk dei Sex Pistols, Keith Levene alla chitarra, Jah Wobble al basso e Jim Walker alla batteria. Un album snobbato dalla critica nel 1978 (anche Sounds e l’NME periodo Nick Kent possono sbagliare) che col tempo è diventato un classico del post punk.
Dopo lo scioglimento dei Sex Pistols, John Lydon aveva annunciato che il suo prossimo gruppo avrebbe fatto “antimusica di qualunque tipo” e sarebbe stato ancora più radicale del precedente. Pochi credevano nella rinascita di Lydon, tra quei pochi c’erano Richard Branson patron della Virgin (che non aveva ancora fondato compagnie aeree nè aveva sogni aerospaziali) e lo stratega musicale dell’etichetta Simon Draper.
Entrambi disposti a finanziare l’ex ragazzaccio che in “Public Image: First Issue” voleva sfogare la sua ben nota passione per il reggae (nata frequentando i blues, party illegali che scaldavano le notti a sud est di Londra) senza abbandonare del tutto la furia del punk. Difficile trovare un equilibrio sonoro tra il basso vibrante di Jah Wobble, la batteria marziale di Walker e le chitarre aspre e dissonanti di Keith Levene. Per trovarlo, quel difficile equilibrio, i PiL hanno iniziato un lungo pellegrinaggio da uno studio all’altro, tra Londra e Shipton-on-Cherwell (Oxfordshire), in cerca del mix(er) giusto.
Pare che Richard Branson sia rimasto inorridito ascoltando “Fodderstompf”, scherzosa mezza maratona dub con basso, batteria, voci e un estintore che si rincorrevano disordinatamente. Come se non bastasse Lydon si scagliava rabbiosamente contro l’ipocrisia delle religioni costituite in “Religion I” – “Religion II” per “colpa” delle quali “Public Image: First Issue” è stato ritenuto offensivo, poco commerciale e non è stato pubblicato sul mercato americano. Una lacuna colmata solo nel 2013 con una doverosa edizione deluxe uscita per la solita, ottima, Light In The Attic.
Cosa resta dopo ben quarant’anni di “Public Image: First Issue”? Oggi che i capelli di John Lydon sono tinti di biondo e i PiL godono ancora di ottima salute? Resta la sensazione che sia stato un album temuto e sottovalutato (tranne forse l’osannato singolo apripista “Public Image”).
Un attacco alle fragili orecchie dei benpensanti destinato comunque a fare storia.
Data di pubblicazione: 8 dicembre 1978
Registrato a: The Manor Studio (Shipton-on-Cherwell); Wessex Studios, Gooseberry Sound Studios, Townhouse Studios, Advision Studios (Londra) ““ luglio – novembre 1978
Tracce: 8
Lunghezza: 39:54
Etichetta: Virgin
Produttori: Public Image Ltd
Tracklist
1. Theme
2. Religion I
3. Religion II
4. Annalisa
5. Public Image
6. Low Life
7. Attack
8. Fodderstompf