Aaaah, i Dodos, li ascoltavo alle medie quando giocavo con i miei amici, tra loro c’erano anche i Late of the Pier e i Klaxons, che ricordi….ma adesso? Dove sono finiti? Anche per colpa mia non li ho più seguiti, perchè subito dopo il periodo indie-electro, beh, è partito il periodo post-punk (e giù di depressione post concerto). Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, parliamo di questo “Certainy Waves”.
Andiamo dritti al punto della questione, cosa è cambiato? Beh, un po’, rispetto ai precedenti album: c’è una maggiore cura nei brani, non è più solo chitarra acustica e timpani ma ci sono in più chitarre elettriche, bassi e non solo, certo, questo non vuol dire che il sound o il disco sia migliore, diciamo che si è “standardizzato”.
Ascolto l’album, e sono sincero, mi trasmette ben poco. Non che sia brutto, certo, però perde in personalità rispetto ad un “Visiter”, ad esempio. Pezzi come “Forum” e “SW3” non mi dicono molto: costruiti e scritti bene, ok, ma sinceramente proprio per la loro stessa natura “Indie” perdono di originalità , relegati nel tempo dalla loro stessa origine e da un incasellamento che non avrei mai voluto fare in modo così scontato.
Peccato, questo giro i Dodos non hanno colto nel segno; forse ai neofiti potrebbe piacere ma non penso. Andrà bene la prossima volta? Non ne sono molto convinto. ma staremo a vedere.
Credit Foto: Sheila Gim