Con già un EP ed un album eponimo nel curriculum, con sonorità che ben fanno combaciare impulsi dreamy, gotici e new wave su di un evidente reticolato di base post punk, ecco ancora i Posh Lost, dal Minnesota, con questo EP “Fortune”.
Che sa tanto di conferma e di un percorso ben avviato ed intrapreso: lo sposalizio tra lampi diamantini di chitarra, che sanno anche quando graffiare o far sbandare la traiettoria (provare per credere la traccia “Fortune” che dà il nome all’EP) con le trame più cupe e decadenti di basso, batteria e tastiere funziona a dovere; preso il giusto affiatamento nel quintetto, affermando maggiormente la propria personalità e cercando di staccarsi dall’effetto “sommatoria” degli influssi che evidentemente ne caratterizzano il background (“Hours Passing” è sin troppo Joy Division, nonostante le tastiere e il tachicardico crescendo del finale, “Denizen” ha più che qualcosa del mondo The Cure), i numeri per far bene ci sono eccome.
Ad maiora.