Quali sono i 10 dischi che porteresti con te su un’isola deserta?
Rivolgiamo la domanda, da sempre grande classico di tutti i ‘musicofili’, ai personaggi, artisti ma anche preziosi addetti ai lavori, che più apprezziamo in ambito musicale (e non solo).
A Pereira è bastato un singolo (“Ciabatte Galleggianti” 2017, A Modest Proposal Records/peer music), 4 minuti di sonorità tropicali, melodie sognanti e rinfrescati atmosfere jazz, per teletrasportarci su uno sperduto isolotto immerso in meravigliose acque caraibiche.
IndieForBunnies ricambia il favore spedendo questo astro nascente tropical/itpop sull’ormai arcinota ‘isola deserta’ provvisto solo di una cassa di 10 dischi da lui accuratamente selezionati per questa insolita occasione.
Mndsgn – Yawn Zen
E’ il risveglio migliore che tu possa avere, soprattutto se sei alla deriva su un’isola deserta.
Real Estate – Atlas
Puoi tranquillamente sdraiarti sulla spiaggia e guardare l’orizzonte quando il sole sta calando mentre ti ascolti gli intrecci di chitarre vellutate.
Loving – Loving
Il disco pensieroso e lo-fi in cui non si può far altro che perdersi.
Sembra a tratti un disco folk, condito di arpeggi e voci solo dolcemente appoggiate sulla melodia.
La Scapigliatura – La Scapigliatura
“Tu nuda e fatata, sembravi un dipinto. E io che ti ho amata in un solo secondo”.
Probabilmente anche a me è bastato solo un secondo per innamorarmi di questo disco.
Bob & the Apple – Wanderlust
E’ un po’ come ascoltare un mix tra i Beatles e i Tame Impala, solo che sono uniti in un unico disco.
Her’s – Songs For Her’s
Anche qui c’è un altro disco da tramonto, da ricordi, dove una voce in stile King Krule si mischia con chitarre piene di chorus e bassi trainanti.
Devendra Banhart – Mala
Se sei su una spiaggia da solo, nostalgico e con una chitarra, puoi suonarti quest’album tutto d’un fiato, a patto che tu conosca qualche frase di spagnolo, maricón
Mac De Marco – Salad Days
Forse l’unico album veramente imprescindibile.
Bee Gees – Tales from the Brothers Gibb
Se si vuole continuare una festa, esiste davvero un disco migliore di questo?
Rivitalizza l’atmosfera con la colonna sonora di “Saturday Night Fever”.
Hush Moss – It takes a lot
Semplicemente perchè è uno dei dischi più belli degli ultimi anni.
Semplicemente la band più matta e divertente che esista.
Figata.
Guarda il video di “Ciabatte Galleggianti”, il disco di debutto di Pereira è atteso nel 2019 per A Modest Proposal Records e Peer Music con la supervisione di Costello’s (management e ufficio stampa):