Il decennale (in arrivo) dell’uscita di “Tonight: Franz Ferdinand” (terzo album della band uscito il 26 gennaio 2009) ci scodella la palla perfetta per buttare dentro una top 10 dei pezzi più iconici di Alex Kapranos e soci.
Top 10 in ordine cronologico decrescente che, come sempre, mescola gusti soggettivi ad oggettiva validità dei componenti; e che, come sempre, vuole e deve essere spunto per punti di vista personali, critiche (poche, costruttive, motivate, comunque evitabili), aggiunte, e soprattutto per dar giusta lode allo Scrivente.
10 – TAKE ME OUT
2004, da “Franz Ferdinand”
McCarthy attacca con la chitarra, la batteria si fa serrata: si sale sull’ottovolante Franz Ferdinand.
9 – THE DARK OF THE MATINEE
2004, da “Franz Ferdinand”
Trame post-punk ma che non possono non farti ballare sul posto come una piccola marcia militare: uno dei pezzi più amati.
8 – THIS FIRE
2004, da “Franz Ferdinand”
Il video da arte costruttivista russa, un pezzo incendiario (ma va?) in un crescendo galvanizzante e magnetico. Tanta, tanta roba.
7 – DO YOU WANT TO
2005, da “You Could Have It Some Much Better”
Nemmeno il tempo di riprendersi dall’uppercut del primo album che Kapranos e sodali ci piazzano un altro jab. Delicatissimi.
6 – WALK AWAY
2005 da “You Could Have It Some Much Better”
La ballata istrionica di casa Franz Ferdinand: meno sentimentale di “Auf Achse” del primo album, ma più iconica del piglio di Kapranos.
5 – OUTSIDERS
2005 da “You Could Have It Some Much Better”
Talking Heads ne abbiamo? Sarà , ma il pezzo è così arrogante e volutamente cazzone da essere uno dei miei preferiti
4 – WINE IN THE AFTERNOON
2006, b-side di “Eleanor Put Your Boots On”
Chicca nascosta, ma uno dei miei pezzi preferiti in assoluto dei FF. E un video da radical chic/urban hipster, tanto per gradire.
3 – NO YOU GIRLS
2009, da “Tonight: Franz Ferdinand”
Super pop? Può essere. Anzi, sì. Ma è una freccia che ti si pianta alla tempia.
2 – BITE HARD
2009 da “Tonight: Franz Ferdinand”
Il fiato è forse più corto di qualche anno prima, ma la carica no, quella no.
1 – EVIL EYE
2013, da “Right Thoughts, Right Words, Right Action“
Ballereccio, contagioso, da commedia horror.
Credit Foto: David Edwards