Poco prima di Natale in mezzo al trambusto dei pacchetti e dei regali da incartare, mi arriva direttamente nella casetta postale di casa mia uno dei pacchetti che quando vedo mi si illuminano gli occhi. Uno di quelli quadrati, di cartone giallo ocra, soffici al tatto. Un DISCO! esclamo nel giro scale. Tutta felice salgo apro la porta di casa, scarto, accendo lo stereo e PLAY!
HERSELF, Gioele Valenti, (per darvi un’idea attivo nei JuJu, Lay Llamas..) sprigiona in tutta la sala il suo viaggio cosmico. Da “Another Christian” fino a “Treats” si passeggia in un mondo parallelo, accompagnati dalla sua chitarra elettrica dalle grooovie vibes. “Bark” cupa, tenebrosa ma risolutiva, anticipa “Crowling” un po’ floydiana. In “Beast of Love” si può captare la voce di Jonathan Donahue, cantante dei Mercury Rev e da una sensazione di leggerezza, sembra esser entranti in un tumultuoso vortice spaziale, che porta a “The Witness” con le trascinanti tastiere rinvigorenti fino a “Treats” dolcemente pacata.
Un bel disco emozionale, sapete chi mi ha ricordato…i Grimoon. Che bella la psichedelia che, ancora una volta, ci permette di fare questi trip!