Mettiamoci comodi ragazzi perchè i Lorelle Meets The Obsolete sono arrivati al loro quinto album.
Il duo messicano Psych-Rock composto da Lorena Quintanella e Alberto Gonzalez ci manda i saluti direttamente da Ensenada, Baja California. Saluti cacofonici, dilatati, ricchi di suoni ambientali che effettivamente nel corso della discografia si sono notevolmente infittiti.
In questo “De Facto” infatti si nota un cambiamento sicuramente piacevole rispetto al chitarristico “Balance”, qualcosa di più maturo che si sposta verso una direzione più definita, scandita e al contempo delirante. Le canzoni suonano più graffianti, frastornanti e questo grazie alla componente Psych che è sempre molto presente e trascinante al massimo. Come nel brano “Unificado” dove l’atmosfera è rarefatta dalle parti dronizzate dei synth nascosti nelle retrovie.
Anche la collaborazioni con alcuni tra i più noti addetti ai lavori della scena Psych Italiana riesce a rendere questo album veramente interessante. Si perchè proprio Fernando Nuti dei New Candys e Andrea Davì batterista nei Mamuthones e Lay Llamas , sono presenti in questo disco rispettivamente al basso e batteria. Una formula essenziale, che risulta chiave per il suono generale del disco ovvero qualcosa di ipnotizzante che arriva fino alle viscere contorcendole dal piacere, anche se questo aimè non ci accompagna fin dall’inizio. L’album infatti decolla proprio dopo qualche canzone, quando il tutto si fa più abrasivo e meno onirico, un decollo che però personalmente mi ha tenuto saldo fino al brano finale “La Maga” . Un finale di 10 minuti caratterizzato da suoni oscillanti che si ripetono ciclicamente e ci portano per mano, accompagnandoci verso quello che, più tardi, scopriremo essere una sorta di scenario musicalmente perfetto.
Un disco veramente allucinogeno, disorientante ma talmente penetrante da arrivare diretto al cuore.