Nuovo album per Bob Mould, che insieme a Grant Hart e Greg Norton ha rivoluzionato il mondo della musica anni ottanta con gli Hà¼sker D༠ed è diventato il paladino di tanti gruppi alternative rock americani degli anni novanta con i Sugar.

Ha continuato a sperimentare anche in chiave solista, pubblicando ben tredici dischi. L’arrivo di “Sunshine Rock” è un’ottima scusa per una Top 10 a lui dedicata.

10 – SEE A LITTLE LIGHT

1989, da “Workbook”

Il primo album solista, che stupisce rivelando un lato diverso di Mould

9 – IT’S TOO LATE

1990, da “Black Sheets Of Rain”

In piena epoca grunge Bob Mould recluta Tony Maimone e Anton Fier dei Pere Ubu per “Black Sheets Of Rain”

8 – I HATE ALTERNATIVE ROCK

1996, da “Bob Mould”

Dopo l’esperienza con i Sugar Bob doveva togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

7 – WHO WAS AROUND

1998, da “The Last Dog And Pony Show”

L’ultimo album rock, un po’ nostalgico prima di cambiare strada

6 – SUNSET SAFETY GLASS

2002, da “Modulate”

Bob Mould sperimenta con l’elettronica facendo incavolare un po’ tutti.

5 – VERY TEMPORARY

2008, da “District Line”

Bob torna alle “vecchie” abitudini e trova in Brendan Canty dei Fugazi un ottimo compagno di avventure

4 – THE DESCENT

2012, da “Silver Age”

Primo capitolo di una trilogia che vede Bob Mould dar vita a un trio con Jason Narducy e Jon Wurster dei Superchunk

3 – I DON’T KNOW YOU ANYMORE

2014, da “Beauty & Ruin”

Il Bob Mould più dark, divertente e auto ironico

2 – HOLD ON

2016, da “Patch The Sky”

Un bel brano rock, brutale e sincero

1 – WHAT DO YOU WANT ME TO DO

2019, da “Sunshine Rock”

L’ultimo Bob Mould, capace ancora di suonare con la grinta di un ragazzino

BONUS TRACKS

SOMETHING I LEARNED TODAY

1984, da “Zen Arcade”

Primo brano dello storico doppio album degli Hà¼sker D༠scritto da Bob in persona (senza nulla togliere a Grant Hart)

HELPLESS

1992, da “Copper Blue”

Il successo (vero e inaspettato) Bob Mould l’ha avuto con i Sugar