Omaggiare i favolosi ’50 e ’60 e l’epoca beat non è un’operazione nostalgica che guarda esclusivamente al passato, ma un modo per tramandare e aggiornare una cultura, un movimento di stimolante vitalità artistica. Ecco cos’è il Festival Beat, una manifestazione artistico-musicale che si pone l’obiettivo di ritrarre un’epoca storica che ancora oggi testimonia e ripropone un fenomeno culturale che, a partire dagli anni ’50, ha contaminato tutte le arti conosciute segnando indelebilmente la fine del secolo scorso. E l’inizio di quello successivo. Nato nel 1993, è l’esempio più longevo di manifestazione sul tema in Italia e in Europa e porta sul palco quanto di meglio si possa trovare sulla scena sixties e le sue diverse forme di evoluzione musicale.
Dalla Scozia con furore, ecco The Kaisers, seminale band rock’n’roll/beat formatasi nel 1992. Tanti singoli, un buon pugno di album e una formazione decisamente variabile, ma anche la gioia di rivederli ancora in pista. Nel 2002 infatti usciva “Shake Me!” e la storia della band sembrava terminare li, dopo un buon decennio di uscite (“Beat It Up!” del 1995 è il disco che vi consigliamo assolutamente di ritorvare!). Ma ci sbagliavamo. I The Kaisers ritornano in pista, tanto che nel 2018 ci ritroviamo fra le mani “Ruff ‘N’ Rare”.
Il nostro giochino dei 5 dischi da portare su un isola deserta (o, in questo caso dei dischi che hanno avuto grande influenza per loro) ha fatto sbilanciare la band su queste 5 scelte:
– The Beatles “Live! At The Star-Club In Hamburg, Germany; 1962”
– Jerry Lee Lewis & The Nashville Teens “Live At The Star-Club, Hamburg”
– Various “The Beat Merchants British Beat Groups 1963-1964”
– Dr. Feelgood “Down By The Jetty”
– The Pirates “Out Of Their Skulls”
A giugno arrivano a Salsomaggiore Terme, imperdibile è dire poco!