Ce lo vedete George Harrison che gioca col suo sintetizzatore Moog (già usato per “Here Comes The Sun”), sperimentando suoni tra l’avanguardia e il puro divertissement, con l’aiuto dell’amico Bernie Krause?
Con i Beatles che di lì a poco si sarebbero sciolti, e con quel “Wonderwall Music” già messo a curriculum, Sir George si chiude in studio e tira fuori due lunghissime tracce di sola elettronica (alcuni diranno trattarsi addirittura del primo album di sola musica elettronica) dal suo nuovo balocco.
Tra sbandate al limite dell’irreale e del nonsense e momenti quasi ultraterreni ed alieni, l’album venne apertamente criticato all’epoca, tanto da non venire nemmeno inizialmente commercializzato perchè non ritenuto minimamente pop. Difatti, non c’è una armonia, una melodia, una voce. “Rumori”, dissero alcuni.
Ad oggi, per il suo 50esimo compleanno, c’è invece chi lo considera una sorta di pietra miliare della musica sperimentale, elevandolo a qualcosa di vicino allo spirituale.
Di sicuro, una delle tante dimostrazioni della curiosità , del talento, della multiformità di Sua Maestà George Harrison.
George Harrison – Electronic Sound
Data di pubblicazione: 9 Maggio 1969
Tracce: 2
Lunghezza: 43:50
Etichetta: Zapple Records
Produttore: George Harrison
Tracklist:
1. Under The Mersey Wall
2. No Time or Space