Album di esordio per i Caleido, band toscana formata da Cristiano Sbolci Tortoli alla voce e chitarra (già bassista nei Siberia), Leonardo Nesi alla batteria, Alessandro Rizzo al piano e tastiere, Lorenzo Carfì alla chitarra e Guido Frosini al basso.
“E Poi Ci Rido Su” è un album genuino, delicato quanto intenso, che si muove su orbite tra l’onda cantautorale italiana tanto in voga adesso e sonorità più british (e synth-pop à la Baustelle della prima ora, sempre per restare nei confini nazionali).
Le melodie a presa diretta e le sonorità dove la chitarra, che sia elettrica o acustica, ha comunque un ruolo importante seppur arricchito dagli altri strumenti, sono il loro punto di forza: pezzi come “Polaroid”, “Miele” o ancora “E’ Sempre Stato Bellissimo” valgono bene un ascolto, e qualcosa di più.
Signori, se per le vostre orecchie ad oggi c’è spazio per gente radiofonica come Cesare Cremonini, Brunori Sas o The Giornalisti, qui troverete, seppure ad un voltaggio meno ridotto, qualcosa di davvero simile (e magari, chi lo sa, migliore di qualcuno di essi?).