Sono passati quasi quattro anni da “Before You Forgot How To Dream”, l’ottimo debutto di Soak, ma alla fine di aprile, via Rough Trade Records, la giovane musicista nativa di Derry è ritornata con questo suo atteso sophomore.
In effetti questo è un lasso di tempo piuttosto lungo, soprattutto per una ragazza di diciotto anni, ma le ha dato la possibilità , oltre che di terminare gli studi, di cercare di esplorare nuovi territori sonori, in cui ““ come lei stessa ha dichiarato ““ è riuscita a disegnare i suoi stati mentali attuali.
“Everybody Loves You” ci porta su un mondo pop malinconico e riflessivo dipinto con synth e archi, “Maybe”, disegnato con una leggera e semplice chitarra, ci regala un tuffo all’interno di un lussurioso coro pieno di fiati, che ci riporta con la mente negli anni ’80, mentre il primo singolo “Knock Me Off My Feet” sembra essere uno dei momenti più gioiosi del disco, con un ritornello che rimane immediatamente in testa, seppur non nasconda qualche momento più buio.
“Crying Your Eyes Out” è una bellissima ballata con il piano che racconta della fine di una storia d’amore attraverso la voce passionale di Bridie Monds-Watson; basata sul piano e sui synth, la bellissima “Life Trainee” vede la musicista nordirlandese dichiarare “I’m a work in progress.”
A 22 anni si puo’ chiaramente – e forse si potrebbe dire anche si deve – essere un “work in progress”: il suo disco ne è la dimostrazione, prendendo, infatti, parecchie strade musicali, ma senza per questo risultare fastidioso o fuori luogo.
Un piacevole lavoro pop, riflessivo e a tratti malinconico, che ci racconta lo stato d’animo della Monds-Watson e ci regala una cinquantina di minuti assolutamente gradevoli.